Sette anni e otto mesi per due violenze sessuali. Questa è la condanna data dalla Cassazione a un marocchino che ha violentato due ragazze in Valcamonica tra il 2014 e il 2016. Gli episodi sono avvenuti a Cividate Camuno, in provincia di Brescia. Il primo, nel novembre del 2014, il secondo nel marzo del 2016. La Cassazione ha così confermato la sentenza della Corte d'Appello di Brescia che aveva condannato per violenza sessuale continuata il marocchino. Per questo motivo, la severità della pena sembra minore rispetto a quella che ci si potrebbe aspettare. Essendo un reato continuato, il crimine viene considerato in un unico disegno criminoso.
A incastrare lo stupratore sono state le testimonianze delle due donne, una connazionale di 30 anni e una donna del posto di 36 anni. Le vittime hanno infatti avuto il coraggio di denunciare quanto avvenuto ai loro danni e dalla sovrapposizione delle diverse dichiarazioni i carabinieri hanno potuto riscontrare la colpevolezza del marocchino. Identico il modus operandi in entrambi i delitti. Dopo aver condotto le vittime in un luogo appartato con la macchina, le aveva prima picchiate e minacciate, poi obbligate a un rapporto non consenziente.
Il 34enne originario del Marocco ha alle spalle diversi precedenti per spaccio di droga.
I carabinieri di Breno l'hanno arresto oggi dopo la sentenza definitiva della Corte di Cassazione e portato nel carcere di Brescia. Una volta scontata la pena, il violentatore sarà poi espulso dall'italia e rimpatriato nel Paease d'origine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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