Quindi, oggi...

La supercazzola di Fico, la battaglia navale e Letta: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: i problemi dei giovani Pd con Israele, il silenzio sull'inchiesta di Kyev Independent e Meloni

La supercazzola di Fico, la battaglia navale e Letta: quindi, oggi...

- Roberto Fico boccia il presidenzialismo. E lo fa con questa giustificazione: "Per problemi complessi si cercano sempre le soluzioni più semplici: un uomo che decide per tutti. La nostra Repubblica parlamentare ha il pregio di poter discutere al proprio interno, di rifiutare i pieni poteri, ma la discussione assembleare alla fine porta sempre - magari con più difficoltà - al miglior risultato e con più lungimiranza”. Non so in quale Paese viva Fico, o se non è ancora sceso dal bus che lo portava a Montecitorio, ma forse non si è accorto che il vero dramma italiano è proprio che a problemi complessi cerchiamo soluzioni complesse. Ufficio complicazioni affari semplici. E poi mi scusi: quasi 80 anni di Repubblica e le sembra che le dispute parlamentari abbiano davvero portato al “miglior risultato”? Ha mai letto il testo di una legge qualunque?

- il Kyiv Independent è un giornale ucraino diventato una sorta di bibbia dei media occidentali, nel senso che buona parte delle notizie battute dalle agenzie, soprattutto nelle prime fasi del conflitto, venivano proprio da lì. Bene. Ieri lo stesso quotidiano ha pubblicato una clamorosa inchiesta sulla Legione Internazionale composta da foreign fighters stranieri (abusi, molestie, furti, saccheggi) eppure tutti i grandi quotidiani italiani lo hanno completamente ignorato. Non mi pare un buon servizio

- da qualche parte ho letto questa battuta: “Si dice che Letta viva in casa con le serrande chiuse per evitare i ‘fasci’ di luce”. Genio assoluto

- il movimento giovanile del Pd ha un problemino con Israele. Si sapeva da tempo, solo che adesso sta venendo fuori. Buongiorno Letta

- dovete sapere che tal Nicolino Di Michele nei giorni scorsi si è candidato in Molise per le parlamentarie M5S. Ha vinto con distacco (200 voti rispetto ai 137 della collega arrivata seconda), però si è ritrovato nel listino in seconda posizione per via delle regole sulle quote rosa e la rappresentanza di genere. Lui, giustamente, s’è risentito e ha rinunciato al posto. Ha ragione: che meritocrazia premia un sistema che mette in cima alla lista, e dunque con alta probabilità di elezione, un candidato meno votato di un altro?

- capisco Giorgia Meloni, che deve farsi un’immagine internazionale sapendo che - molto probabilmente - diventerà il prossimo premier italiano. Ma non capisco per quale diavolo di motivo Enrico Letta dovrebbe andare a cercare voti sui broadcast internazionali. Pensate che la signora Maria di Voghera guardi la Cnn?

- ps: Berlusconi veniva maltrattato dai grandi giornali europei, tutti de sinistra chic, eppure apprezzatissimo dagli elettori. Dunque ditemi: quale delle due popolarità conta?

- la storia dell’ammiraglio Dragone che racconta a Repubblica di come la marina Tricolera ha “fermato le navi russe” nell’Adriatico è la cosa più imbarazzante io abbia mai visto. Pare il gioco da tavola Battaglia Navale, venuto male

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