Tensione a Porto Empedocle: i migranti lanciano sedie e tavoli alle forze dell'ordine

Nella tensostruttura adiacente al porto della città marinara, i migranti hanno dato vita ad una violenta manifestazione indirizzando contro le Forze dell'ordine sedie e scrivanie

Tensione a Porto Empedocle: i migranti lanciano sedie e tavoli alle forze dell'ordine

Sono stati momenti di apprensione e di alta tensione quelli vissuti questa mattina a Porto Empedocle dove, dalla tensostruttura adiacente al porto, i migranti che vi vengono ospitati, hanno dato vita ad una violenta protesta. Gli stranieri, circa 400, hanno innescato una manifestazione tra urla e lanci di oggetti indirizzati alle Forze dell’ordine. Dalla struttura allestita dalla Protezione Civile sono state lanciate verso i carabinieri sedie e scrivanie. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito ma per riportare la calma sono passati diversi momenti scanditi da non poche preoccupazioni.

Gli episodi di oggi sono stati preceduti dall’ennesimo caso di fuga dei migranti dalla tensostruttura sia ieri sera che stamattina. Erano circa l’una di notte quando i migranti sono riusciti ad eludere i controlli oltrepassando i limiti dello spazio a loro disposizione. Sono quindi scappati riversandosi fra le vie della Città Marinara: da quelle principali a quelle periferiche. Scattato l’allarme, le Forze dell’ordine si sono dispiegate su tutto il territorio per la ricerca dei fuggitivi lavorando fino a questa mattina. Poi ha fatto seguito un nuovo allarme di fuga dal centro di accoglienza. Circa una quarantina le persone fuggite in totale creando non poche preoccupazioni tra la gente. Solo in tarda mattina, alcuni extracomunitari sono stati rintracciati e altri hanno fatto rientro spontaneamente.

Una situazione che genera allarme fra gli empedoclini dal momento che la situazione sanitaria attuale non è delle migliori a causa del coronavirus. All’interno di quella tensostruttura dalla quale sono scappati i migranti vi erano fino a qualche giorno fa 28 ospiti positivi al virus. Ed in contesti come questi si sa che la prudenza non è mai troppa e che ogni situazione che esca fuori dal controllo può essere sempre una possibile causa di rischio contagi. I cittadini sono stanchi delle continue fughe e vorrebbero avere maggiori rassicurazioni dopo un lungo periodo di “reclusione” in casa a causa del lockdown. Solo qualche giorno fa, ovvero il 27 luglio scorso, dalla tensostruttura erano fuggiti altri migranti. Circa un centinaio si sono dileguati per le strade rendendo difficili le operazioni per ripristinare l’ordine sul territorio.

E adesso il perpetrarsi di questi episodi uniti a fenomeni di violenza verso le Forze dell’ordine, contribuisce ad alimentare paura fra la gente. Ed in merito ai gravi episodi avvenuti nelle ultime ore, il Giornale.it ha ascoltato il presidente del consiglio comunale di Porto Empedocle, Marilù Caci che ha espresso la sua preoccupazione: “Continuano a reiterarsi gravissimi episodi che non possono che lasciare sgomenti tutti i cittadini. Nessun rimedio significativo- ci ha detto il presidente Caci- è stato ancora opposto ad una situazione che sembra senza soluzione. La tensione sociale e la paura crescono giorno dopo giorno, a fronte di una risposta dello Stato inadeguata ed insufficiente”.

E intanto venerdì 7 agosto si terrà il consiglio comunale straordinario: “In questa sede- ha concluso Marilù Caci- si discuterà di questo grave problema e auspico siano presenti tutti i deputati regionali e nazionali ed i sindaci della provincia invitati a parteciparvi. La cittadinanza ha bisogno di risposte concrete”.

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