Tiziano Renzi si difende: "Ricostruzioni false, trattato come un criminale"

Il padre dell'ex presidente del Consiglio, agli arresti domiciliari con la moglie, pubblica un lungo post su Facebook per difendersi dalle accuse

Tiziano Renzi si difende: "Ricostruzioni false, trattato come un criminale"

Mentre è agli arresti domiciliari nella sua casa di Rignano sull'Arno, in provincia di Firenze, Tiziano Renzi pubblica un post su Facebook.

"Un semplice messaggio su Facebook, visto che mi è consentito, per ringraziare tutte le persone che hanno fatto sentire in queste ore la loro vicinanza. Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori", dice il padre dell'ex premier.

Tiziano Renzi poi continua: "Voglio che sia chiaro una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono FALSE. Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti. A tutti chiedo solo una cosa: aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione".

L'interrogatorio

In attesa dell'interrogatorio di garanzia previsto per lunedì prossimo davanti al gip di Firenze, babbo Renzi, che si trova agli arresti insieme alla moglie Laura Bovoli per bancarotta fraudolenta e fatturazioni false, annuncia: "Il massacro mediatico di questi giorni è incredibile. Ed è un incubo non potersi difendere. Vorrei urlare il mio sdegno e invece sono chiuso in casa come un criminale. Qualcuno vuole fare il processo sui media. Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza. Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero".

Infine, lo stesso padre dell'ex presidente del Consiglio Pd annuncia un silenzio

assoluto sui social: "Per adesso vi dico grazie. E stacco Facebook finché non uscirò di qui. A tutti quelli che commentano dico: noi siamo persone oneste e non abbiamo commesso nessuno dei reati di cui ci accusano".

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