Pesta la moglie nell’androne di uno stabile di San Donato (Torino), ma nonostante la comprovata recidività delle violenze sulla donna il giudice lo rimette in libertà.
Protagonista in negativo della vicenda un marocchino di 37 anni, che era stato tratto in arresto lo scorso sabato dai poliziotti intervenuti sul posto. Dopo l’ennesima violenta lite con la compagna, un’italiana di 50 anni, lo straniero l’aveva aggredita e picchiata, lasciandola tramortita a terra. Dopo di che si era impossessato del suo telefono cellulare per impedire che potesse utilizzarlo per chiedere aiuto, nonché della sua tessera sanitaria, necessaria all’acquisto delle sigarette presso un distributore automatico.
La vittima, che fortunatamente non ha riportato gravi lesioni, è stata soccorsa da una vicina che stava facendo ritorno a casa. Portata in ospedale, la 50enne ha riferito ai medici quanto le era accaduto poco prima, ed è grazie a ciò che è potuta partire la segnalazione alla questura di Torino.
Gli agenti hanno fatto scattare le manette ai polsi del 37enne, finito in una cella di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo, che si è svolto lunedì mattina.
Nonostante il fatto che gli inquirenti abbiano accertato che le violenze ai danni della moglie andassero avanti almeno da 3 anni, il giudice non ha preso in considerazione l’ipotesi del carcere.Il marocchino è pertanto tornato immediatamente in libertà, subendo solo un allontanamento dal tetto coniugale.
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