Umbria in ginocchio per la variante Covid brasiliana

L'Umbria è colpita simultaneamente da due varianti del Covid: la brasiliana e l'inglese

Umbria in ginocchio per la variante Covid brasiliana

Non tutte le regioni italiane stanno tornando alla normalità. L'Umbria, al contrario, rischia di essere messa in ginocchio simultaneamente da due varianti del Covid: la brasiliana e l'inglese. Il contagio è iniziato a Perugia per poi espandersi in tutti i 64 comuni della regione, costringendo la governatrice a dichiarare zona rossa. Sono stati messi sotto stretta restrizione ben 675mila cittadini. A far partire il sospetto che qualcosa non andasse e che potessero esistere delle varianti è stato il contagio, nonostante già avessero contratto il covid, di due infermieri del reparto di Neurochirurgia. In poco tempo sono risultati positivi 220 operatori sanitari che già avevano ricevuto la prima delle due dosi di vaccino per raggiungere l'immunità dal Covid. Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, ha dichiarato, come riporta il Messaggero: "L'Umbria è stata colpita simultaneamente da due varianti del virus. Per questo abbiamo adottato queste misure. Possono essere impopolari, ma servono per tutelare tutti gli umbri".

Il contagio della variante brasiliana è iniziato nell'ospedale del perugino da qualcuno che assisteva un paziente in un reparto Covid e il mezzo che ha veicolato il virus non cambia: un colpo di tosse e il contatto. La regione e i suoi ospedali sono molto vicini al limite: si hanno ben 484 ricoveri Covid a cui vanno aggiunti 73 pazienti in terapia intensiva di cui 3 solamente ieri. "Questi cluster impattano di più nei reparti non Covid, ecco perché l'ospedale di Perugia si trova sotto pressione" dichiara Claudio Dario, direttore generale della sanità umbra.

A confermare la teoria del contagio in corsia e del rapido aumento della diffusione è, anche, Antonella Mencacci, responsabile del laboratorio di Microbiologia dell'ospedale: "Siccome l'inglese colpisce classicamente i più giovani, che statisticamente frequentano meno l'ospedale, circola più nel territorio e non ha causato cluster ospedalieri. La brasiliana, invece, colpisce tutti, è molto diffusa e se il paziente entra in ospedale col virus in incubazione, l'infezione si scopre dopo 3-4 giorni dal ricovero in un reparto bianco". Gli effetti di queste due varianti, oltre l'alta contagiosità, sono ancora da studiare.

Tra i ragazzi ed i bambini la situazione non cambia, ci sono degli importanti aumenti nella fascia di età che va dagli 0 ai 13 anni. Questi, però, non sono colpiti dalla variante brasiliana bensì da quella inglese.

Contagi che hanno costretto alla chiusura immediata delle scuole: asili nidi e materne hanno completamente bloccato la loro attività mentre licei, medie ed elementari hanno continuato in Dad. Ad influenzare nettamente questo exploit dei contagi sono stati, oltre alle scuole, anche gli scuolabus, come avvenuto per il quartiere Borgo XX giugno a Perugia, e i mezzi pubblici.

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