Cronache

Il Vaticano taglia i costi e pensa ai prepensionamenti

Il Vaticano studia una riforma che possa portare alla pensione anticipata 1500 persone. La promozione dell'austerity affidata a un cardinale tedesco

Il Vaticano taglia i costi e pensa ai prepensionamenti

Il Vaticano sta pensando a una sorta di 'spending review' che consenta di abbattere i costi considerati eccessivi. Tra questi, stando a quello che si legge su più fonti, ci sono le spese relative al personale. Una parte degli impiegati potrebbe andare in pensione con anticipo rispetto ai tempi 'canonici'.

Il C9, cioè l'assemblea ristretta dei cardinali più vicini al pontefice argentino, sta vagliando una riforma delle pensioni. Il Messaggero, che ha rivelato l'esistenza di questo progetto, parla di 1500 lavoratori della Santa Sede destinate al riposo dal lavoro che hanno svolto nel corso della loro esistenza. Ma c'è fretta. Papa Francesco aveva già dimostrato di voler ritoccare il sistema quando ha bloccato la procedura che garantiva la pensione automatica. Adesso l'obiettivo è quello di prepensionare il possibile. Chi sta studiando la manovra, per così dire, è il cardinale teutonico Reinhard Marx.

Il piano, nella sua natura ipotetica, è stato descritto poche ore fa da Greg Burke, che è il portavoce della Sala Stampa: Marx - ha detto Burke - "ha affrontato la questione relativa alla riduzione degli operating costs della Santa Sede. Il costo più ingente è senza dubbio rappresentato dal costo relativo al personale. E' stato nuovamente ribadito - ha continuato - che non c'è alcun progetto o intenzione di procedere al licenziamento di eventuali esuberi, ma sarebbero da realizzare job descriptions per rendere più efficace il lavoro di ogni Dicastero, valutando anche la possibilità di ricollocamenti attraverso la mobilità, e ove possibile - ha sottolineato Burke - il pre-pensionamento". Bergoglio, insomma, avrebbe lasciato mano libera, disponendo però di non lasciare nessuno a casa.

Greg Burke ha citato pure il "senso di responsabilità", da cui deriverà un "long-term plan" finalizzato alla riduzione dei costi. Le pensioni, insomma, non sono un tema caro solo alle formazione politiche che stanno battagliando sulla revisione della Fornero. Anche dalle parti di piazza San Pietro esistono differenze di vedute. Questo 'governo', inteso come la gestione delle casse sotto questo pontificato, pare essere un sostenitore delle anticipazioni. Gli ecclesiastici che si erano occupati del sistema pensionistico ai tempi di Joseph Ratzinger, invece, avevano alzato la soglia utile ad andare in pensione.

Curioso il fatto che la promozione dell'austerity, pure in questo caso, sia stata affidata a un tedesco.

Marx infatti è il presidente della Conferenza episcopale di Germania oltre che un porporato molto progressista in ambito dottrinale.

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