Una vendetta per una truffa dietro il rapimento a Torino

La polizia ha fermato il commando che ieri mattina ha cercato di rapire una donna. Si tratta di tre tedeschi. Forse volevano vendicarsi per una truffa subita

Una vendetta per una truffa dietro il rapimento a Torino

Una trappola per vendicarsi di una truffa e recuperare i soldi. Sarebbe questo il movente del tentato rapimento di una donna, avvenuto ieri mattina in centro a Torino. La polizia, dopo aver sventato il sequestro, ha arrestato, con l'accusa di sequestro a scopo di estorsione, tre tedeschi e fermato un austriaco.

Il rapimento

Una scena da film, quella che descrivono i testimoni che hanno assistito al rapimento di ieri mattina. Erano circa le 11.00, quando un furgone scuro si è affiancato a una coppia che stava camminando, nella centralissima piazza San Carlo. I rapitori hanno preso la donna e, dopo averla immobilizzata, l'hanno imbavagliata e le avevano legato i polsi con delle fascette, caricandola sul furgoncino. L'uomo, invece, è riuscito a fuggire. A dare l'allarme sono stati i commercianti della zona. La polizia, a quel punto, si è messa immediatamente alla ricerca del mezzo con i vetri oscutati, direttosi verso un parcheggio provato, proprio vicino alla sede della questura. Ma la loro fuga è finita poco dopo, quando gli agenti hanno bloccato il mezzo e liberato la donna.

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione, il commando avrebbe agito per vendicarsi di una truffa subita. Mesi fa, uno dei membri della banda, un imprenditore di origine tedesche, aveva cercato di cambiare dei soldi, ma era incappato in un'operazione di rip deal: qualcuno aveva incassato i suoi 50mila euro, rifilandogliene 80mila falsi. Ma l'uomo aveva deciso di non rivolgersi alle forze dell'ordine, chiedendo a due investigatori e ad un amico austriaco di trovare l'autore della truffa.

Poi, il commando avrebbe dato un appuntamento a Torino alla coppia, vittima del tentato sequestro. L'uomo, noto alle forze dell'ordine proprio per truffe con la tecnica del rip deal, potrebbe essere un intermediario del truffatore. Altrimenti non si spiegherebbe la sua fuga. Di lui, però, si sono perse le tracce da ieri mattina.

Nel furgone, fermato poco dopo

il rapimento, la polizia ha trovato ricetrasmittenti, pettorine con il logo Police, spray urticanti e pistole false. Intanto, le indagini proseguono, per cercare di mettere un po' di ordine nella vicenda.

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