
Un ingresso discreto, nascosto dietro una tenda, introduce nel nuovo indirizzo della nightlife milanese: si chiama ByIT, ed è l’ultima creatura del gruppo IT, lo stesso che ha messo bandierine a Ibiza, Londra, Porto Cervo, Tulum e, naturalmente, anche a Milano. Siamo in zona Brera, e il format è inedito: cocktail d’autore accompagnati da assaggi da mangiare rigorosamente con le mani. Del resto ByIT in inglese si pronuncia come byte, ovvero boccone, morso. Dimenticatevi il classico ristorante, e anche il solito cocktail bar. ByIT si muove su un terreno ibrido, dove la mixology diventa protagonista assoluta.

La drink list è firmata da Dario Schiavoni, bar manager con una lunga esperienza internazionale – tra cui una tappa al Bulgari Bar di Dubai – e costruita con attenzione maniacale a ingredienti, tecniche e food pairing. I cocktail ruotano attorno a quattro grandi classici – Negroni, Margarita, Daiquiri e Highball – ciascuno declinato in tre versioni: light, classica e gastronomica. Nel menu spiccano i quattro signature cocktail di Schiavoni, tra cui il “Mustacchioni”, a base di Tequila Casamigos Reposado e Campari, servito con un biscotto al cioccolato a forma di baffi: un cenno ironico al volto del suo ideatore. Accanto, una selezione di “Classic with a Twist” e tre varianti alcohol free. E poi ovviamente distillati da bere lisci e una breve ma curata carta di vini e liquori.

Alla parte solida pensa Romualdo Palladino, head chef del gruppo, con una proposta pensata per accompagnare i drink più che per rubare la scena. In carta si trovano bite creativi da condividere, che spaziano dai Mini Bun con pollo agrodolce e salsa alla senape, fino a lievitati “speciali” come il tegamino al mais o al nero di seppia. Ogni proposta è in formato “one bite”: assaggi piccoli, ma pensati per lasciare il segno. Un po’ di ironia con il Finto catsu sando di ossobuco, omaggio in chiave milanese al classico panino giapponese, solo che il pane morbidissimo del Sol Levante qui diventa croccante. O ancora l’Astice Shitake, che mescola il crostaceo con crema di funghi e zenzero, mela e funghi enoki in tempura.
In chiusura, dolci che seguono lo stesso copione: Pizza brioche con vaniglia, rabarbaro, fragola, namelaka e rosa, per restare sul tema del mix insolito. “Con ByIT inizia una nuova sfida per consolidare la presenza del gruppo IT anche nel panorama della mixology”, spiega Alessio Matrone, founder del progetto. “L’idea è creare un luogo dove il piacere del buon bere e del mangiare possano dialogare in un modo nuovo e diretto. Un’esperienza sofisticata ma accessibile, curata nei dettagli ma libera da formalità”. Ma la cosa che più colpisce è la pizza sottilissima in stile Aurora di Capril, leggera, aerea ma anche dal grande sapore.
In particolare la Margherita, ma anche la Donna Sofia con friggitelli, pomodorini gialli e peperoncini. Il cuore del locale è il bancone, che oltre a fungere da palco per i bartender, vuole essere anche punto di aggregazione e socialità. L’ambiente, disegnato con sedute dai toni caldi e neutri, è pensato per accogliere una clientela trasversale, in cerca di qualcosa di più di un aperitivo ma meno impegnativo di una cena tradizionale.