La doppia vita della pasta e patate

È una delle proposte di De Blasio, lo chef della “Volta”

 La doppia vita della pasta e patate
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Una delle cose che rende i Giardini del Fuenti una destination è certamente il ristorante fine dining Volta del Fuenti, una stella Michelin, che ha alla guida lo chef Michele De Blasio, quarantenne di Sarno, nell’entroterra della provincia di Salerno. De Biasio è uno chef interessante, dalla grande fisicità e dalla mano misurata ed elegante, che naturalmente attinge a piene mani dal Mediterraneo che qui non è una semplice suggestione ma lo scenario di ogni respiro, ma sa anche mettere a frutto le ispirazioni internazionali che gli vengono dalle sue numerose esperienze precedenti, quella con Michele Camanini, oggi chef visionario del Lido 84 di Gardone Riviera, 16° e primo degli italiani nella 50 Best, la più autorevole classifica mondiale dei primi 50 ristoranti al mondo, e poi quelle in Francia, in Cina, in Giappone, Spagna, Inghilterra, Emirati e soprattutto quella a

Hong Kong nella brigata di Pino Lavarra al Tosca.

Con tutti questi timbri sul passaporto la cucina di De Blasio non può che essere un viaggio nell’atlante dei sapori. I menu attuali, incentrati sulla riduzione dei grassi e sulla valorizzazione della parte vegetale, sono due: Origini e Riflessioni (140 euro il primo, 170 il secondo), ma c’è anche una carta con i piatti dei due degustazione e altri «fuori lista». Tra i piatti più interessanti di questa stagione estiva, la Frutta secca, che trae ispirazione dal cosiddetto «spassatiempo», l’abitudine di intrattenersi con gli amici sgranocchiando qualcosa, e che è un finto foie gras di frutta secca, spinacio e sesamo; i Calamaretti con scarole in purea e fagioli di Controne sia in estrazione sia in consistenza; i Ravioli con cipollotto, pisello e lattuga; il Dentice con erbe rupestri, tè Lapsang Souchong e limone: il Lombo di agnello con

rapa bianca fermentata, crema di pinoli e salsa di salicornia, torcinello e la Meringata di sottobosco finale.

Ma il piatto più entusiasmante è il doppio servizio della Pasta e patate: la prima piuttosto tradizionale con soffritto, mantecatura al parmigiano, basilico, prezzemolo; la seconda più contemporanea e leggera. Una riflessione molto interessante su tutte le sfumature del verde in cucina, che fa rima perfettamente con la nuova vita di questo posto. Ottimo il servizio, senza eccessi narrativi, completa la carta dei vini.

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