Norah Was Drunk, la riscoperta dell’assenzio

Il bar milanese in zona Lambrate punta forte sul liquore “maledetto” dall’aroma di anice che nell’Ottocento si guadagnò il nome di “fata verde”. Quattro sono i cocktail con questa base nella nuova drink list presentata qualche giorno fa che presenta anche sette classici e undici “signature” dagli abbinamenti spesso piuttosto originale. Notevole anche la proposta di cibo

Norah Was Drunk, la riscoperta dell’assenzio
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È uno dei bar di Milano più particolare, dedicato a un liquore un po’ maledetto e un po’ dimenticato, l’Assenzio. Parliamo di Norah Was Drunk, zona Lambrate, che nei giorni scorsi ha presentato la nuova drink List, un omaggio alla tradizione e alla creatività che mantiene l’accento sulla “fée verte”, la fata verde così letteraria (nell’Ottocento era il liquore degli intellettuali parigini e si costruì quindi una fama bohemienne e un po’ controversa che ne fece presto declinare la fortuna) ma rappresenta anche un invito a riscoprire sapori intensi e ingredienti insoliti. Quattro sono gli Absinthe Cocktail realizzati con assenzi provenienti prevalentemente da Italia, Svizzera e Francia: dall’Absinthe Mule, dove l’assenzio italiano si mescola con lime, orzata e ginger beer, all’Absinthe Margarita con mezcal e note di agave.

Va detto che alcuni abbinamenti sono davvero sosprendenti. Ma la nuova carta include anche quattro Martini, per gli amanti di questo drink estremo, e una sezione di sette classici, una playlist a uso e consumo dei frequentatori assidui del bar di Lambrate. Poi ci sono undici “signature”, creazioni originali che spaziano dal Trinidad Sazerac, che combina l’amaro angostura con il whisky scozzese Loch Lomond, l’assenzio Asteroid e Peychaud bitter; il Million Dollar Hotel, che mixa vodka, porto, mastiha, barbabietola e una punta di wasabi; il Peacock, a base di gin Martin Miller’s, lime, pepe verde e olive, che esibisce un’esperienza aromatica decisamente inconsueta. Ci sono anche due creazioni senza alcol, entrambe a base di Tanqueray 0.0. “Da Norah was drunk si viene per gustare cocktail sinceri e riconoscibili, pensati per chi vuole bere bene e senza fronzoli - dichiarano i fondatori, Stefano Rollo e Niccolò Caramiello -. La nuova Drink List è una proposta contemporanea priva di contorsioni, in linea con l’aria genuina e conviviale del locale dove ciò che davvero conta è il bere semplice quanto diretto.

L’assenzio è senz’altro parte integrante della nostra identità e rappresenta la volontà di valorizzare un prodotto altamente versatile, promuovendone la cultura”. I cocktail sono realizzati dalla barlady Francesca Mannina. La copertina della drink list è disegnata dal fumettista Lorenzo Colangeli. Noraj Was Drunk vanta una proposta di cibo di accompagnamento meno banale di quella di altri locali simili, con una selezione di conserve portoghesi, spagnole e italiane, ostriche Gillardeau, Jamòn Ibérico, formaggi italiani e una giardiniera di verdure. Norah Was Drunk si trova in via Porpora 169 ed è aperto tutte le sere (tranne la domenica) dalle 19 alle 2.

Fondato nel 2022 da Stefano Rollo (45 anni, già manager nel mondo della finanza, poi imprenditore nella ristorazione) e Niccolò Caramiello (42 anni, bartender) è senza dubbio uno dei cocktail bar più internazionali di Milano. Un luogo dall’atmosfera accogliente e rilassata e dalla bottiglieria di alto livello destinata ad accontentare chi l’assenzio proprio no.

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