Addio a "Papa Jake" Larson, il veterano del D-Day diventato leggenda su TikTok: è morto a 102 anni

Sopravvissuto allo sbarco in Normandia, amatissimo sul web, era noto per i suoi video pieni di saggezza, umorismo e memoria storica

Papa Jake in un video di Tik Tok
Papa Jake in un video di Tik Tok
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Si è spento all’età di 102 anni Jake Larson, meglio conosciuto come "Papa Jake", il veterano della Seconda Guerra Mondiale che negli ultimi anni era diventato una vera e propria icona su TikTok, con oltre 1,2 milioni di follower. A darne l’annuncio è stata la nipote, McKaela Larson, con un commosso post sui social: "Il nostro amato Papa Jake è mancato serenamente il 17 luglio. Ha continuato a raccontare storie e fare battute fino alla fine".

Sopravvissuto del D-Day

Larson era uno degli ultimi sopravvissuti del D-Day, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, e ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a condividere ricordi della guerra, messaggi di speranza e riflessioni sulla vita con un pubblico giovane e globale. La sua presenza online ha fatto di lui il TikToker più anziano del mondo, ma anche uno dei più amati, per la sua ironia e la sua umanità.

Un ponte tra generazioni

Con l’aiuto della nipote "Papa Jake" aveva iniziato a raccontare la sua storia attraverso brevi video in cui parlava della guerra, dell’amore, del coraggio e della resilienza. I suoi contenuti erano diventati virali, raggiungendo milioni di persone in tutto il mondo e trasformando Larson in un simbolo vivente della memoria storica. Nonostante l'età avanzata, fino all'ultimo aveva partecipato alle commemorazioni ufficiali del D-Day sulle spiagge della Normandia, dove era stato accolto con affetto e ammirazione dalle nuove generazioni.

Un’eredità che resta

La storia di Larson va oltre il racconto bellico: è il ritratto di un uomo che, dopo aver attraversato gli orrori della guerra, ha saputo reinventarsi come ambasciatore di pace e memoria in un’epoca digitale.

La sua morte lascia un vuoto non solo tra familiari e veterani, ma anche tra milioni di giovani che grazie a lui hanno scoperto un pezzo di storia vissuta e raccontata in prima persona.

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