Cultura e società

Leonardo Lotto e il suo toccante discorso di laurea: "Dobbiamo lottare per la libertà"

Commovente discorso di laurea di Leonardo Lotto, lo studente italiano rimasto paralizzato dopo un tuffo a Melbourne e diventato ora un esempio di resilienza per tutti

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"Se non ci fossero stati i miei amici a tirarmi fuori sarei morto all’istante". La corsa in ospedale, i medici intorno, l’operazione e un verdetto pesante: frattura delle vertebre C3 e C5 con un danno alla spina dorsale. "Ora sono rimasto paralizzato dal petto in giù. Non muovo più neppure le mani". Questo aveva raccontato il 24enne di Aosta Leonardo Lotto, ripercorrendo con la memoria la terribile giornata del 24 febbraio 2023, in cui un tuffo sulla spiaggia di Melbourne in Australia, lo aveva lasciato per sempre paralizzato.

La forza di andare avanti

Oggi Leonardo, a neppure 10 mesi dall'incidente, è riuscito in un'impresa che nelle sue condizioni assomiglia quasi ad un miracolo: completare i due esami che gli mancavano per il Master in management e laurearsi a Londra a 24 anni. Una grande soddisfazione per lui, ma un grande esempio per tutti, di come nella vita può accadere di tutto, ma non bisogna mai perdere le speranze ed andare avanti anche se il percorso non è certo semplice.

Il discorso di laurea

Leonardo è stato acclamato dalla platea professori e laureandi del Cems, che riunisce i migliori studenti del mondo del Master in International Management e salito sul palco con la sua speciale sedia a rotelle, ha tenuto un discorso molto potente, quasi motivazionale che ha commosso tutti. "Inizio col ringraziare i miei genitori, mia madre, mio padre. Siete voi gli eroi. Abbiamo già vinto tanto, stiamo vincendo tanto insieme. Mi date forza e coraggio, niente può spiegare sufficientemente quanto vi sia grato. Voi siete i miei supereroi" ha detto rivolgendosi a loro che con le lacrime agli occhi lo hanno assistito e supportato per tutti questi mesi.

Poi volgendo lo sguardo verso i suoi amici ha detto: "Ringrazio chi mi ha salvato la vita, mi ha tirato fuori dall’acqua quando non respiravo più. Non so cos’altro potrei dirvi per ringraziarvi e poi a tutti voi del Cems che non siete solo i migliori colleghi, i migliori studenti e manager nel mondo. Voi avete una cosa così speciale non così ovvio di questi tempi che si chiama empatia. E questo mi rende ottimista sul fatto che voi cambierete il mondo. Ne sono sicuro".

Il valore della libertà nelle sue parole

"Per quelli che mi conoscevano già prima, sapete quanto fosse importante la libertà per me. E ora che l’ho persa, che ho perso la mia indipendenza e autonomia, ho capito ancor più quanto importante sia la libertà. La libertà è il valore in assoluto più importante e dobbiamo lottare per la libertà dei popoli. Se siamo liberi oggi è perché qualcuno ha lottato per noi e ci ha resi liberi. Non dimentichiamolo mai". A conclusione la platea tutta si è alzata in piedi applaudendolo, in una vera e propria ovazione.

Una vita non facile, ma possibile

Il discorso arriva a conclusione di una laurea che per lui e per tanti non ha solo un valore intrinseco, ma quello di uno sforzo fatto per la vita, un bene prezioso a cui Leonardo crede fermamente. Non a caso in un'intervista di qualche tempo fa al Corriere della Sera, alla domanda sulla speranza lui aveva risposto: "Sì, c’è. Anche se vivere così è molto complicato. Non sono autonomo in nessun modo, dipendere dagli altri è molto faticoso. Ma ho una gran voglia di farcela e combatto. La fiducia nella ricerca e nella scienza è infinita. Oggi la speranza mi tiene vivo.

E sogno di tornare un giorno a camminare".

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