Letteratura

Dante? Teme la censura, non la destra

Dante è di destra o di sinistra? Questo è il dibattito che si è scatenato dopo che il ministro Gennaro Sangiuliano è stato accusato di aver arruolato a destra il poeta

Dante? Teme la censura, non la destra

Dante è di destra o di sinistra? Questo è il dibattito che si è scatenato dopo che il ministro Gennaro Sangiuliano è stato accusato di aver arruolato a destra il poeta. Da sinistra, per Editori riuniti (sarebbe un insulto all'intelligenza spiegare quanto questo editore fosse vicino al Pci), ci pensò il poeta e senatore del Pci Edoardo Sanguineti a stabilire, anno 1992, cosa bisognasse pensare del padre della Commedia in un saggio intitolato: Dante reazionario. Neanche di destra, reazionario. Verso cosa? Non fu dato di capire e la critica passò avanti. Ma risulta chiaro che, a conti fatti, è chi fa polemica oggi a dover spiegare come sia nata la collocazione nella Reazione di un fiorentino che, al massimo, si chiedeva, da guelfo, come conciliare Papato e Impero.

Ma si sa che a doversi spiegare, con obbligo di coerenza, è sempre e solo chi si colloca da una parte e quindi chiudiamo la questione. Perché se invece volessimo occuparci seriamente di Dante in relazione alla contemporaneità (per occuparsi di Dante come poeta e scrittore ci sono studiosi qualificati) dovremmo chiederci come sia possibile che la cancel culture metta le mani anche su un caposaldo della cultura mondiale.

Durante le celebrazioni del 2021 abbiamo assistito ad assalti all'arma bianca contro la Commedia e il suo autore. In Olanda Blossom Books ha pubblicato una nuova edizione della Commedia dove si è scelto semplicemente di omettere il nome e il passaggio su Maometto (messo tra i dannati di Malebolge); in Germania il quotidiano Frankfurter Rundschau ha pensato di usare i festeggiamenti mondiali per dire la sua: Dante sarebbe stato «banale, arrivista e plagiatore». Se la polemica della Frankfurter Rundschau è stata semplicemente ridicola il caso della mutilazione ai versi della Commedia - «Guardommi e con le man s'aperse il petto,/ dicendo: Or vedi com'io mi dilacco!/vedi come storpiato è Mäometto!» - è tutt'altra cosa. È fifa blu della reazione degli islamici integralisti travestita da rispetto (e fa niente se per Dante Averroè è tra gli «spiriti magni»). Ma essendo un tema serio di questo si è parlato molto meno.

Sarà che ormai l'Inferno è vuoto e si è tutti nell'Antinferno con gli ignavi.

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