La cultura piange miseria ma il ministero paga bene Il Mibac ha una struttura articolata sul territorio. E tanti dirigenti, quasi duecento, con stipendi piuttosto elevati

La cultura, quella con la C maiuscola, piange miseria. Tutta colpa dei tagli del governo, dicono gli organizzatori delle scenografiche proteste in piazze e teatri. Eppure, a scorrere l’elenco dei dirigenti del Mibac, il ministero dei Beni artistici e culturali, non si ha per niente l’impressione di un dicastero «francescano».
Certo, bisogna tener conto che la struttura comprende anche le soprintendenze che fanno la guardia a monumenti, beni artistici vari e pure al paesaggio del Paese col patrimonio più ricco del mondo. Un’articolazione sul territorio che prevede dirigenti per ogni sede. Nonostante questo colpisce che anche il Mibac abbia un congruo numero di dipendenti con i galloni: circa duecento. E, come accade nei dicasteri più ricchi, le cifre sono di tutto rispetto, con punte massime che sfiorano i duecentomila euro annui lordi di compensi.
Va detto che il sito del ministero è particolarmente dettagliato e riporta sulla «home page» un evidente richiamo alla pagina dedicata all’operazione trasparenza voluta dal ministro Renato Brunetta. Gli elenchi dei dirigenti a loro volta sono completi e riportano stipendio, incarico e il dettaglio dei compensi, specificando come si arriva alla cifra finale. Non tutti i ministeri esaminati in questo viaggio nello stipendificio della pubblica amministrazione hanno saputo fare altrettanta chiarezza.
Un capitolo a parte meritano i consulenti e i consiglieri del ministro Bondi. Si tratta di un elenco relativamente lungo e con diversi personaggi noti, ma i trattamenti economici non ammontano a cifre clamorose. E in alcuni casi invece si tratta di incarichi praticamente gratuiti. Il costo toale dei consulenti è di 435mila euro lordi e i compensi vanno dal minimo di 25mila al massimo di 60mila euro lordi annui. Ecco i nomi: Geminello Alvi, Anna Bottiglieri, Paolo Carpentieri, Angelo Lorenzo Crespi, Sara Divisi, Alain Elkann, Raffaele Iannuzzi, Marinella Martella, Girolamo Sciullo, Pierfrancesco Ungari, Marina Valensise, Federica Varrone.
Ricevono solo il rimborso per le missioni Giuliano Urbani, Gildo Bertoncini, Dante Ferretti, Elena Francesca Ghedini, Andrea Miccichè e Vittorio Mendicino.

Sono consiglieri a titolo totalmente gratuito invece Sabino Acquaviva, Sandro Amorosino, Luca Barbareschi, Enrico Bellezza, Ginevra Cerrina Feroni, Maurizio Costanzo, Fabrizio De Pasquale, Pietro Di Pierri, Salvatore Maenza, Maria Grazia Pastura, Giuseppe Villa.