La Cultura vince ai punti

Il siglo de oro arriva a Pavia. I bruschi contrasti chiaroscurali e l'intenso naturalismo di de Ribera, il manierismo di Ribalta, la libertà e la varietà anticipatrice dell'arte di Velazquez faranno vibrare le sale del Castello Visconteo nella grande mostra «Da Velazquez a Murillo. Il Secolo d'oro della pittura spagnola nelle collezioni dell'Hermitage», in programma dal 9 ottobre al 17 gennaio 2010 (curata dal Ludmila Kagane e Susanna Zatti, con la collaborazione di Svyatoslov Sovvateev). Il XVI e il XVII secolo, i migliori della pittura spagnola, escono per la prima volta tutti insieme dalle mura del museo russo di San Pietroburgo. Quarantacinque tele, selezionate dalla ricca collezione dell'Hermitage (seconda solo al Prado di Madrid), atterrano sul suolo pavese come testimonianze dello sviluppo dell'arte figurativa nella penisola iberica (in particolare nei maggiori centri della corte madrilena di Toledo, Siviglia e Valencia), per un excursus che va dal realismo rinascimentale - influenzato dalla pittura fiamminga e veneziana - al grande trionfo barocco. Fu Caterina II a portare le prime opere d'arte spagnola in Russia, dopo averle acquistate dal mercante berlinese Iohann Ernest Gozkowski e dalla collezione dell'inglese George Walpole, primo ministro dei re Giorgio I e Giorgio II. Appartengono a queste alcune tele presenti in mostra come La preparazione dei dolci, ritenuta per lungo tempo lavoro di un artista fiammingo e solo recentemente attribuita a un giovane Bartolomè Esteban Murillo, o ancora il dipinto d'impronta caravaggesca, ma con evidenti riflessi della scuola veneziana, raffigurante La morte di San Giuseppe riconducibile al periodo madrileno di Alonso Cano, pittore, scultore e architetto. Di lui sarà esposto anche un piccolo tondo con Cristo e San Giovanni Battista bambini, entrato nelle collezioni degli Zar dalla prima metà dell'Ottocento quando le raccolte pietroburghesi si arricchiscono di nuovi e consistenti nuclei di dipinti spagnoli. È infatti Alessandro I che nel 1814, ammirata la ricchissima galleria del banchiere olandese W.G. Coesvelt, decide di acquistare ben 84 lavori d'arte ispanica.

Tra questi, in mostra, è l'affascinante Testa maschile di profilo di Diego Velazquez, collocato da Svyatoslov Sovvateev tra i primissimi lavori dell'artista di Siviglia. Il dipinto sarà esposto in Italia per la prima volta, così come due quadri attribuiti a Jusepe de Ribera, Gli apostoli sulla tomba del Cristo e il mirabile Martirio di Santa Caterina.

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