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Un arcipelago liberale contro ogni intolleranza

Una teoria della diversità e della libertà individuale: Arcipelago liberale di Kukathas prende di petto le sfide della società multiculturale e dei processi  migratori Compra l'ebook a soli 2,99 euro

Un arcipelago liberale contro ogni intolleranza

Persona cortese, affabile, mai interessata ad alzare barriere ed enfatizzare le distanze, Chandran Kukathas è cresciuto a Ceylon in una famiglia della minoranza tamil e si è poi trasferito in Australia, dove è stato subito attratto dalla condizione degli aborigeni. Oggi professore di filosofia politica alla London School of Economics, si è imposto all’attenzione generale nel 2002 con questo suo Arcipelago liberale.

Una teoria della diversità e della libertà, pubblicato in lingua italiana lo scorso anno, in cui ha elaborato una teoria libertaria alquanto originale grazie anche a un continuo confronto con amici e colleghi di orientamento assai più mainstream: da Will Kymplicka a Brian Barry, per limitarsi a fare due nomi di studiosi radicati in quella linea di pensiero che ha avuto in John Rawls la sua espressione più significativa. Esiste un nesso tra tale attitudine al dialogo e il contenuto specifico delle tesi di Kukhatas? Sicuramente, come emerge dalla lettura di questo volume che Liberilibri ha tradotto in italiano all’interno di una collaborazione editoriale con IBL: un testo che prende di petto le sfide della società multiculturale e dei grandi processi migratori, riattualizzando le antiche controversie sulla tolleranza.

L’idea di fondo è che una società aperta non può essere tale se nega agli individui la possibilità di proteggere le proprie tradizioni. Ma un altro principio-base è che al centro della scena vi sono le persone, e non già i gruppi: e questo porta Kukhatas a rigettare l’idea di “diritti collettivi”, “quote” o “azioni positive”.

Il cardine di tutto è il diritto individuale alla libertà di associazione, da cui egli deriva la legittimità di ordinamenti diversi. Per Kukhatas, in effetti, “in una società libera, vale a dire una società liberale, ci saranno molteplici autorità, ognuna indipendente dalle altre e sostenuta dal tacito consenso dei soggetti che ne fanno

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