Il catalogo scomparso dell'Einaudi «fascista»

Prima le celebrazioni, poi le riflessioni critiche. E così lo scorso anno, 80º dell'Einaudi (1933-2013), si è festeggiato, fra inevitabili aneddoti e giuste glorificazioni. Oggi, archiviata la ricorrenza, ci si può soffermare sugli aspetti politico-editoriali dell'avventura. È quello che fa la rivista Cantieri, il periodico della casa editrice Biblohaus che dedica il numero monografico di gennaio-marzo 2014 (scaricabile su http://www.biblohaus.it/) al primo decennio dello Struzzo. Un numero delicato perché chiarisce alcuni aspetti della politica editoriale fra il '34 e il '44 che lo stesso Einaudi ha sempre fatto in modo non fossero documentati. Partendo dalla lettura dei cataloghi, rarissimi, di quel periodo, si fa luce su quello che Vittorio Messori in un articolo uscito sul Corriere della sera nel 1998 (qui ripubblicato) chiamò «il giallo dei libri scomparsi dell'Einaudi», rivendicando la necessità di un catalogo storico completo (mai arrivato) «senza censure, silenzi, rimozioni, buchi imbarazzanti».
Insomma, il numero di Cantieri (che presenta anche un ricchissimo e introvabile materiale iconografico) ricostruisce il cosiddetto «catalogo parallelo», tanto «vergognoso» quanto pervicacemente rimosso, che Einaudi pubblicò sotto il fascismo. Si tratta di titoli di appoggio alla politica coloniale mussoliniana (spariti persino dal catalogo 2013 che ha celebrato gli 80 anni dello Struzzo), una storia della guerra di Spagna che esalta Franco, strani «fuori catalogo» su inusuali temi religiosi (tra cui il titolo con il peggiore refuso della storia editoriale: Le ardenti donne della Leggenda aurea di Jacopo da Voragine...), i «misfatti» dell'Einaudi commissariata ai tempi della Rsi con le opere “legionarie” di Paolo Zappa (con la sovracopertina «La cicogna», al posto del logo dello Struzzo).
Una lettura curiosa e interessante.

Senza alcuna polemica. Si tratta solotant, come scrive Massimo Gatta nell'editoriale, «di riunire anche i piccoli frammenti dimenticati di quel difficile esordio editoriale» per «restituire nuova freschezza all'immagine dell'Einaudi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica