Chi èIl premio Pulitzer che «indaga» su classi sociali, razza e matrimonio

Esce domani il settimo romanzo di Michael Chabon, Telegraph Avenue (traduzione di Matteo Colombo e Massimo Birattari, Rizzoli, pagg. 480, euro 19) di cui presentiamo uno stralcio in questa pagina. Archy e Nat sono amici da una vita, e soci del Brokeland Records, tempio del vinile situato tra la ricca (e intellettuale) Berkeley e la povera Oakland. Brokeland Records è il crocevia di mondi diversi, il luogo ove ogni giorno bianchi, asiatici e neri rompono le barriere in nome di ciò che condividono, ovvero la musica. Anche le loro mogli, ostetriche, lavorano insieme. Quando un ex campione di football, il quinto uomo di colore più ricco d'America, decide di costruire dietro l'angolo uno dei suoi megastore, Archy e Nat vedono addensarsi sul loro negozio le nuvole della rovina.

Salutato dalla critica americana come un capolavoro, e subito paragonato a Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay (Rizzoli), opera che valse all'autore, nel 2001, il premio Pulitzer, Telegraph Avenue è soprattutto la riflessione di Chabon (classe 1963) sul rapporto tra padri e figli, amicizia e matrimonio, classi sociali e razze. RedCult

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