Controcultura

E anche il nostro parlamento è un piccolo zoo

La politica, è noto, è una brutta bestia. E il bestiario è questo.

E anche il nostro parlamento è un piccolo zoo

L politica, è noto, è una brutta bestia. E il bestiario è questo.


GIORGIA MELONI Lupa. Secondo la tradizione, simbolo della città di Roma: la «lupa capitolina». Celebri, durante il regime fascista, «i figli della lupa». Con allusione alla voracità tipica dell'animale, la locuzione «mal della lupa», per indicare una fame morbosa. Di voti. Romana e romanista: «Forza Roma, forza Lupi». Giorgia Meloni è la lupa che salva dal pericolo i suoi cuccioli, li protegge. Animale sacro agli dèi, evoca un simbolismo guerriero, di protezione e sostegno. Dal greco lýkos, che somiglia a lukos, ossia «luce». Da cui, appunto: Ex oriente lux, ex Occidente...


LUIGI DI MAIO Criceto. È un animale di grande compagnia, che al secondo mandato diventa insopportabile. I criceti sono reputati gentili e docili, me se sottoposti a stress o paura possono diventare aggressivi, in particolare verso i membri della propria specie, o i compagni di partito. Un simbolo antichissimo rappresenta la dualità del criceto, che nei sogni annuncia una cosa ma ne pensa un'altra. In alcune fiabe è considerato il peggior amico dell'uomo.


MATTEO RENZI Protele: è un piccolo mammifero carnivoro. Animale metà volpe e metà iena, della prima ha la furbizia, della seconda la cattiveria. Adora cacciare. In particolare i gufi, gli sciacalli, gli avvoltoi e in generale gli «uccellacci del malaugurio». Anche se, in realtà, molti vorrebbero cacciare lui.


MARIA ELENA BOSCHI Giaguara. Animale che si mimetizza alla perfezione. Abile arrampicatore, ha pelliccia fulva. Caccia praticamente tutto ciò che gli capita a tiro: predilige però animali di grossa taglia, come i cervi, i tapiri o gli armadilli, le Gruber e i Travaglio. Animale tanto bello da vedere, quanto temibile. Da cui il detto «Amico del giaguaro», ossia chi con le azioni o con i discorsi sembra sostenere più le posizioni degli avversari di un amico che l'amico stesso.


MARIO DRAGHI Simbolo di protezione e ricchezza, il drago non è un mostro da vincere, ma il supremo guardiano del tesoro. A volte, anche della Banca d'Italia. Nella psicologia junghiana il drago rappresenta l'ombra, la parte oscura di noi stessi che dobbiamo conoscere. Non si capisce se per evitarla o cosa... In Oriente il drago è una divinità. E infatti fra Draghi e Xi Jinping i rapporti sono ottimi. Per i Celti invece il drago era l'animale più forte, emblema del comando. Non a caso piace anche ai leghisti.


SILVIO BERLUSCONI Altro che caimano. È il vecchio leone. Simbolo di forza, coraggio, saggezza e soprattutto di resistenza - rappresenta la regalità e l'incarnazione dell'eroico. E forse anche dell'erotico. Il leone maschio ha sempre esercitato un grande fascino sull'Uomo. Ma soprattutto sulle donne. Ha foltissima criniera. Per tutti i suoi avversari vale la metafora dell'asino che prende a calci il leone infermo, Fedro docet. Gli asini sono: i traditori (tanti), gli ingrati (troppi), i magistrati (astiosi)...


SARDINE Tipica specie pelagica che vive in acque aperte, senza alcun contatto con il fondo, e neppure con la realtà. Non sono animali particolarmente intelligenti. Ma sono tanti. Le sardine si riuniscono in banchi insieme con individui di altre specie simili, come acciughe, palamite e diessini. Le sardine in scatola richiamano l'immagine di stare strette strette dentro una piazza. Da cui l'odore. «Puzzare come le sardine». La durata massima della vita delle sardine è una legislatura. Scarsa.


MATTEO SALVINI Capitone. Dal latino «caput»: capo, leader. Non è particolarmente saporito, ma carismatico. Si tratta non è un paradosso di un pesce migratore. Pesce di fondo, corpo allungato, serpentiforme: striscia, si allarga, si diffonde, arriva al 20, in alcune stagioni anche al 30 per cento. La colorazione è generalmente bruno-verdastro; verde diciamo. Ha una pelle molto spessa, che lo difende dagli attacchi dei numerosi nemici. Per i napoletani, e i diessini, ottimo da fare alla griglia.


GRILLO Animale tradizionalmente simbolo di buona fortuna. Immaginiamoci se fosse il contrario.


GIUSEPPE CONTE Donnola. Ha il corpo sinuoso e snello ricoperto da un pelame soffice con macchie e pochette bianche. Mammifero caratterizzato da un curioso mimetismo cromatico, sono segnalati casi di donnole dell'Apulia che durante i cambi di governo mutano il pelo assumendo una colorazione completamente diversa, a secondo delle maggiori possibilità di sopravvivenza: ora gialla, ora verde, ora rossa. Animale insidioso, abile nell'infilarsi in pertugi, cunicoli, anfratti. Una volta entrato nel pollaio, è difficile liberarsene.


ENRICO LETTA Picchio, ma sbeccato. Batte e ribatte, eppure non lascia il segno. Ius soli, legge Zan, tassa di successione... Scalfisce, non incide. È animale di natura mansueto, ma tende a incattivirsi.
PIERLUIGI BERSANI Noto etologo. «Non ci siamo accorti che la mucca nel corridoio sta bussando alla porta». «C'è tanta gente che preferisce un passerotto in mano piuttosto che il tacchino sul tetto». «Smacchieremo il giaguaro». «Se al maiale ci tiri il gomitolo, non è che ti fa il salame di felino».


VINCENZO DE LUCA Mastino napoletano. Razza canina derivante dai molossoidi rustici, diffusi nella Campania meridionale. Forte, aggressivo quando serve, difensore della proprietà. Di fatto un conservatore. Un guardiano naturale, molto legato ai padroni. La vita media di un Mastino napoletano è di due, a volte tre mandati. Rispetto agli altri canidi, non abbaia. Usa il lanciafiamme.
TONNO Fa sempre una brutta fine. «Apriremo il Parlamento come una scatoletta di...».


MASSIMO D'ALEMA Pesce, rosso. Il mondo, per lui, è l'acquario in cui nuota. Calmo, impassibile, intelligente. Animale noto per la sua memoria breve. A cento anni dalla nascita del Partito comunista cinese, D'Alema ne ha ricordato «il grande merito storico», ma si è scordato della violazione dei diritti umani e dell'autoritarismo delle istituzioni. Particolarmente longevo.


ROBERTO SPERANZA Bradipo, veppiù arruffato. Dal greco bradýs, «lento», e poús: quindi «piede lento». Con la lentezza che gli è propria ha affrontato l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Ha abitudini solitarie e dorme circa 16-18 ore al giorno. Curiosamente, capita che si addormenti con un'idea, e si svegli con un'altra. Tiene molto alla Salute.


DANILO TONINELLI Pangolino. Detto anche «formichiere squamoso», o «dai grandi occhiali». È l'animale intermedio che ha permesso di fare il salto di specie fra il grillismo e la sinistra. Secondo la scala mentale di Alan Portman che misura l'abilità mentale degli animali, la bassa intelligenza non è un ostacolo per la sopravvivenza di questo strano, curioso e simpatico mammifero della politica.


NICOLA ZINGARETTI Orso Yoghi («Yogi Bear»). Animale immaginario dei cartoni animati creato dalla Fgci-Ds-Pd. Dotato di innata simpatia, socievole, titubante, goloso, in più occasioni ha dimostrato di essere anche onesto. Ride sempre. Non si capisce perché.


VIRGINIA RAGGI Furetto. Animale totem del potere, ha come principali caratteristiche agilità, intuito, astuzia e scaltrezza. Infatti sarà rieletta a Roma.


CARLO CALENDA È l'ultimo dei basilischi, animale mitologico che da sempre attraversa la scena politica italiana: è un rettile di grossa taglia che ha il potere di incantare chi lo vede per la prima volta, e potrebbe anche finire col votarlo. Ma già la seconda è innocuo. Un basilisco può essere vinto facendolo specchiare in modo che sia il suo stesso sguardo a incenerirlo.


SERGIO MATTARELLA Gufo. Animale totemico, emblema di una profonda connessione con la saggezza e la conoscenza intuitiva. Noto per essere in grado di vedere nel buio.

Soprattutto della politica.

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