Cultura e Spettacoli

Ecco gli "ultimi giovani" dell'arte contemporanea

A Nova Milanese la mostra Last Young. Under 35 in Italia. Baldoni, Farinotti e Respi mettono insieme 30 under 35 per rappresentare la molteplicità dei linguaggi contemporanei

Ecco gli "ultimi giovani" dell'arte contemporanea

Trenta artisti, tutti under 35, per inquadrare il panorama dell'arte contemporanea. Trenta artisti che tre curatori altrettanto giovani (Arianna Baldoni, Rossella Farinotti e Lorenzo Respi) hanno accuratamente stilato per rappresentare la molteplicità dei linguaggi contemporanei. Non solo pittura e scultura, ma anche installazione, fotografia, video e quelle nuove forme di espressione ibride che testimoniano la complessità dei linguaggi attuali e le frontiere dell’arte d’oggi. Da Thomas Berra a Riccardo Gavazzi, da Giulio Zanet a Beatrice Negro: fino al 28 ottobre la storica sede di Villa Brivio a Nova Milanese ospiterà la mostra Last Young. Under 35 in Italia.

Gli "ultimi giovani" sono l’espressione di una ricerca curatoriale lunga e complessa, intrapresa senza pregiudizi né preclusioni, derivante dal confronto costruttivo tra i tre curatori. Il risultato è una mostra collettiva in cui il talento in progress degli artisti si mescola con la durabilità della loro ricerca nel tempo e con la qualità espressiva e tecnica. L’intento ambizioso dei curatori è quello di dare una lettura più ampia possibile delle nuove ricerche artistiche, del modo con cui l’artista interagisce con una realtà eterogenea e complessa e, al contempo, di promuovere con forza l’identità dell’arte italiana al grande pubblico. La mostra non vuole essere esaustiva di tutte le tendenze che caratterizzano il sistema dell’arte, ma intende proporsi come un’indagine delle ricerche attuali più rappresentative, di cui traccia un profilo essenziale in un’ottica più articolata e globale.

"In tempi di crisi economica e culturale - spiega la Farinotti - è fondamentale promuovere e sostenere la giovane arte italiana contemporanea, che non solo vive una criticità interna propria, ma è diventata un satellite secondario delle grandi potenze economiche internazionali che dettano le linee guida delle nuove forme di espressione e del mercato".

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