L’italiano «Noioso, bigotto»: ma nessuno smette mai di leggerlo (e di farne la parodia)

Manzoni è il nostro maestro, ma è cosa che va detta sottovoce: c’è chi lo detesta a causa di come viene insegnato a scuola, chi a causa di Lucia, che passa per essere la più bigotta e noiosa eroina della storia della letteratura. Tutti, però, Manzoni lo leggono e talora lo compulsano. Su di lui si scrivono parodie e saggi accademici, e durante alcuni pomeriggi d’estate, vedendo la costola dei Promessi sposi lì sullo scaffale della libreria di casa, ci si sente inspiegabilmente attratti alla lettura. Al termine, si vorrebbe - ancora inspiegabilmente? - sapere di più sull’Alessandro nazionale. A questo proposito possono venire utili alcune recenti uscite editoriali, come Manzoni in purgatorio di Angelo Marchese (Interlinea), dove il Nostro viene spedito nel girone dei lussuriosi per scontare le «pene ideologiche» di cui lo accusa certa critica.

A questo libro, possiamo accostare Manzoni si diverte. Parodie e profezie di autori illustri di Alessandro Castellari (Alberto Perdisa editore), dove Manzoni, tra gli altri autori, viene preso solennemente in giro, ma con immutata stima.

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