Nella galassia di «Star Wars» i libri sono un'odissea d'amore

In attesa del settimo episodio (arriva a Natale) viaggio fra i romanzi «tratti» dalla celebre saga

Tanto tempo fa, in una galassia lontana ... Non per togliere lavoro a Anna Maria Bernardini De Pace, ma sto per svelarvi un trucco per risolvere molti problemi coniugali tra quarantenni. In quanto uno dei più grandi pregi delle donne è che odiano il calcio. Di contro uno dei maggiori difetti delle donne è che ignorano cosa sia Star Wars , o lo confondono con Star Trek , e questo crea molti problemi di incomprensione tra mariti e mogli, per cui se non avete la scusa di un figlio sarà difficile portare la vostra compagna al cinema a fine anno, quando uscirà il settimo film della saga, Il risveglio della Forza . Nel quale torneranno i protagonisti della prima trilogia, Harrison Ford, Mark Hamill, Carry Fisher, un ospizio nello spazio, d'accordo, ma imperdibile.

La soluzione per ogni quarantenne, l'uovo di Colombo, o meglio di Obi Wan Kenobi, è far leggere alla vostra compagna o fidanzata o moglie o amante qualche romanzo tratto dalla saga, ce ne sono tantissimi, scritti da autori come Timothy Zahn, Kritine Kathryn Rush, Dave Wolverton e tanti altri, pubblicati dalla Multiplayer.it Edizioni, e non tutti sono narrativa di genere di serie b e, cosa non secondaria, parlano spesso d'amore. Insomma, ci sono più intrighi sentimentali nella narrativa di Star Wars che negli Harmony , per non parlare della narrativa delle scrittrici italiane, dove i maschi ci sono solo come oggetto di lamentela. Il più bravo è Michael A. Stackpole, del quale consiglio il bellissimo Io, Jedi .

Un consiglio fondamentale: non parlate alla vostra lei delle imprese del protagonista Corran Horran, della Nuova Repubblica, delle battaglie interstellari ingaggiate dalla squadriglia Rougue per sconfiggere i pirati dell'Impero, quantomeno non subito, ci arriverete dopo, ci arriverà da sola. Piuttosto, per appassionarla, buttate lì, en passant , le ansie matrimoniali tra Corran e Mirax, consultatela sul fatto che lui non voleva avere un figlio e lei sì, vedrete che drizzerà le antenne, e leggetele qualche passaggio tipo questo: «Non avevo nulla contro i bambini, finché tornavano a casa dai loro genitori alla fine della giornata. Esprimere un'opinione così, con quelle stesse parole, non fu esattamente una delle cose più furbe della mia vita; anzi, si rivelò una delle più pericolose». Mirax, d'altra parte, è proprietaria di un'impresa di import-export («guadagnava parecchio convincendo la gente a comprare le cose più inutili della galassia come se fossero di vitale importanza», ogni galassia è paese), per cui potrebbe mantenere da sola anche tre figli, e lui non avrebbe bisogno di lavorare: «Puntualizzando che portare in grembo un figlio per nove mesi interi significava occuparsene almeno tre anni e undici mesi da quaranta ore a settimana, e che le avrei dovuto tutto quel tempo». Sentite che belle riflessioni? Non sfigurerebbero in un romanzo di Philip Roth o di Don DeLillo. Infatti Stackpole, a livello qualitativo, è un Balzac della fantascienza, e scrive meglio di tutti i candidati al Premio Strega e dell'orribile romanzeria pseudo colta, per cui non ci fate neppure la parte dei lettori rozzi e infantili, rispetto al provincialismo di Saviano o della Parrella o di Lagioia o Carofiglio è Marcel Proust, basta confrontarli, e qui non siete in Puglia o in Campania o a Roma ma in un'altra galassia, anni luce distanti dai piccoli problemi italiani, dell'Europa e perfino terrestri.

Inoltre, considerando che i fan di Star Wars solo in Italia sono diversi milioni, una volta conquistato il pubblico femminile è una modesta proposta anche per Silvio Berlusconi: dare una svecchiata a Forza Italia e ribattezzarla La Forza in Italia.

Silvio non è più Cavaliere del Lavoro, e chissenefrega, roba vecchia, sarebbe uno splendido cavaliere Jedi, volendo Brunetta potrebbe fare C1-P8, e Renzi non sarà mai credibile come Darth Fener, vittoria assicurata per il centrodestra e spade laser per tutti. Io ce l'ho già, edizione limitatissima, attaccata sopra il mio letto a portata di mano, tante volte entrasse un ladro.

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