Quando Bruno Munari portò la fantasia al potereUna mostra alla «Kasa dei libri» di Milano

Andrea Kerbaker, scrittore, bibliofilo e manager culturale, non è solo un amante dei libri. È un amante dei libri belli, e c'è differenza. Ha trasformato, anni fa, la sua libreria-biblioteca nella «Kasa dei libri», a Milano, aperta a tutti. E lì, su tre piani ripieni di volumi, organizza incontri e mostre. Quella che apre oggi (fino al 23 febbraio) dal titolo Quando la fantasia era al potere è dedicata ai libri, bellissimi, della collana «Tantibambini» che Bruno Munari (Milano, 1907-98) ideò e diresse negli anni '70 per Einaudi. L'editoria era caratterizzata allora da una grafica univoca e rigorosa, adatta a un pubblico di ragazzi, ma non a portata di bambino. Raccontò lo stesso Munari: «Lo dissi, e Giulio Einaudi prese la palla al balzo: “Falla tu, allora, una collana di libri per bambini!”. Ed io la feci».
A Munari, che già collaborava da tempo con l'editore torinese, fu così offerta la possibilità di mettere in campo tutta la sua creatività, con la quale sperimentare ogni fase del progetto editoriale.

Anche per questo la collana «Tantibambini» (66 titoli in tutto, che oggi sono una rarità) rappresenta un'assoluta novità nel mondo dei libri per l'infanzia: per la qualità delle illustrazioni, per il formato quadrato, la brevità dei testi, la varietà della tecnica grafica (dai collage all'uso del computer, al disegno a matita). Insomma, oltre che un'avventura, una vera rivoluzione.

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