Siamo in quel campo di iperboli che perdono il loro significato per trasmettere stupore o per impressionare in mancanza di migliori capacità descrittive: eccezionale, fortissimo, fantastico, straordinario, magnifico, spaventoso, sono esempi quotidiani.
Tutti aggettivi (che spesso diventano esclamazioni) che soccorrono in momenti di scarsa originalità. Tipico, tra questi, anche formidabile, che viene dal latino formidare=temere, formidabilis=spaventevole.Ecco qui, dunque, un’altra parola passepartout, di quelle sempre pronte a trarre d’impaccio: significa spaventoso, tremendo, di forza o gravità eccezionali tali da spaventare. Che fa paura, straordinario, imponente. Impetuoso, violento. Orrendo, terribile, fiero, che reca terrore. Va corretta quindi la percezione comune: se diciamo di un quadro, di un discorso, di una prodezza, che sono formidabili, stando alla lettera li qualifichiamo negativamente. Giusto invece dire: avversario formidabile, esercito formidabile; nel senso proprio di “far paura”.
Ma si sa che la lingua talvolta va per conto suo.Merita comunque segnalare l’osservazione del Panzini il quale nel 1908 diceva con un tocco di disgusto: “Usare questo aggettivo per cose da poco risente della maniera enfatica francese (formidable).
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