Dal rigattiere di parole: "Sfregacciolo"

Deriva dal verbo Fregare, di etimologia incerta, che tra i vari significati possiede anche quello di “fare freghi su una superficie con strumenti atti a scrivere o incidere”

Dal rigattiere di parole: "Sfregacciolo"

Parola di stampo ottocentesco ormai scomparsa. Significa scarabocchio, pezzetto, scamuzzolo, scampolo. Deriva dal verbo Fregare, di etimologia incerta, che tra i vari significati possiede anche quello di “fare freghi su una superficie con strumenti atti a scrivere o incidere”. Con s iterativa diventa Sfregare, e cioè graffiare ripetutamente. Un Fregaccio per il Deli è “un brutto frego, un frego di matita o di penna tracciati in fretta e malamente”; per il Devoto Oli è un “tratto lineare frettoloso tracciato con penna, matita o altro, per cancellare o per imbrattare”. Per il Sergent Sfregacciolo è anche Cancellaticcio, e cioè “linea, parola fatta alla peggio”. Rispetto a Fregaccio, dispregiativo, Sfregacciolo è addolcito dal suffisso -lo. La Crusca e gli autori da essa derivati riportano sempre lo stesso esempio: “Fuvvi un pratico in scritture antiche, e che intendeva ogni sfregacciolo, ogni stracciato”.

Scamuzzolo, citato sopra, secondo il Treccani è una

voce espressiva coniata su minuzzolo, e significa quantità minima, briciola. Per il Cardinali Borrelli Sfregacciolo è anche un “pezzetto di roba” (“di checché”, per il Panlessico) atta a fregare”, nel senso di strofinare.

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