lo spilloMoravia in Eritrea per cantare le gesta dei giovani fascisti

Corriere della Sera di ieri, ottimo fogliettone, un po' nascosto, firmato da Dario Fertilio sul romanzo autobiografico di Renzo Paris (Cattivi soggetti, Iacobelli) in cui il critico letterario pubblica alcuni documenti tra cui una lettera parzialmente inedita di Alberto Moravia, intellettuale militante, emblema dell'antifascismo, autore de Gli indifferenti e innamorato dell'Africa cui dedicherà numerosi reportage raccolti in volumi di successo. Testo della missiva datata 8 agosto 1935 e inviata a «Sua eccellenza il Conte Galeazzo Ciano, ministro per la Propaganda e Stampa»: dopo essersi detto addolorato per essere stato scartato alla visita di leva, e dunque di non poter partire volontario per l'Africa orientale, Moravia prega Ciano. «Resta vivissimo in me il desiderio di partecipare in qualche modo all'impresa africana.

Vengo dunque a domandarle di poter passare qualche mese sull'altopiano eritreo allo scopo di comporre un libro sulla guerra degli italiani in Africa... Vorrei scrivere un libro organico, il quale potesse poi rimanere come documento e testimonianza dell'eroismo della gioventù fascista in guerra». Altro che indifferenza.

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