D’accordo i due Poli: «Va vietato ai minori»

Il mancato divieto di Apocalypto ai minori trova uniti (nell’irritazione) i due Poli. «Non c'è limite all'invenzione di situazioni emozionali particolarmente violente come effetto palesemente diseducativo», afferma il deputato di Forza Italia Maurizio Paniz, componente della commissione Bicamerale per l'Infanzia. Gli fa eco il deputato della Margherita, Riccardo Villari, «Sconcerta la mancanza di divieti nelle sale italiane di Apocalypto. Al contrario di Usa, Germania, Olanda, Irlanda e Canada dove è stato vietato in alcuni casi addirittura ai minori di 18 anni, comunque almeno ai minori di 15, l'Italia è l'unico Paese che non pone restrizioni a un film così cruento. È evidente che qualcosa non va nei meccanismi di controllo». In realtà la decisione di far uscire Apocalypto senza divieti, è stata contrastata nella quarta sezione di commissione di revisione cinematografica. Lo rivela Claudia Caneva, docente di Antropologia filosofica all’Università Lateranense di Roma, in commissione come rappresentante dell'Associazione genitori scuole cattoliche. «Io e l'altra rappresentante dei genitori, Marida Monaco, avevamo chiesto il divieto ai minori di 14 anni, ma siamo stati messi in minoranza» spiega la Caneva.

Di parere opposto l’esperto televisivo Carlo Freccero, che non condivide l’allarme: «Apocalypto è un film molto interessante sulla violenza del potere. La riprova è nel fatto che perfino le immagini di Saddam con il cappio al collo siano state diffuse con sufficiente indifferenza».

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