da Roma
Determinanti per la vittoria al fotofinish dellUnione alle elezioni, ora sono diventati un problema di non facile gestione. Stiamo parlando degli italiani allestero che sono diventati parlamentari del centrosinistra e ora battono cassa. Hanno chiesto e concordato con Romano Prodi un viceministro ad hoc, un rappresentante che alla Farnesina dialoghi con Massimo DAlema e a Palazzo Chigi direttamente con il presidente del Consiglio. Qualcosa di più però del Mirko Tremaglia della Cdl, ma qualcosa di meno di un ministero che possa diventare un feudo ingovernabile e incontrollabile per i partiti dellUnione. Partiti che hanno preso di mira la poltrona e cercato di far saltare la nomina a viceministro del senatore argentino Luigi Pallaro, l«hombre» che ha reso al governo dellUnione la vita in Senato un po meno difficile.
Il posto che sembrava di Pallaro a un certo punto ha cominciato a rotolare sul tavolo della riunione di Palazzo Chigi come una palla da biliardo: sulla scia del ministero si sono messi Leoluca Orlando, dellItalia dei Valori e Franco Danieli della Margherita. Gli eletti allestero avrebbero cominciato a tuonare e alla fine Prodi e DAlema hanno tirato fuori dal cilindro la più classica delle soluzioni: il rinvio. Oggi dunque si deciderà il nome del viceministro per gli italiani nel mondo. Toccherà dunque al neo ministro degli Esteri far raffreddare la patata bollente.
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