Dado suona e «ballicchia» al Ciak

Viviana Persiani

Da domani, al Grassi, andrà in scena Tradimenti, il testo di Pinter diventato, nel 1983, un film. Il dramma rappresenta il classico triangolo con lui, lei e l’altro. Due amici quarantenni, Jerry (Stefano Santospago), agente letterario, e Robert (Massimo Popolizio), editore, si frequentano, mentre il primo ha una relazione con la moglie del secondo, Emma (Laura Marinoni). Sempre il 16, allo Studio, prima di Una stanza tutta per me monologo con Laura Curino che, a partire da Virginia Woolf, è dedicato a tutte le donne che fanno (o che vorrebbero farla) letteratura. Quello della Curino è un viaggio, a metà tra il comico ed il tragico, attraverso la vita di quelle donne che hanno deciso di trasformare lo scrivere in una professione. Martedì, al Ciak, debutta Dado con Suono, canto, recito.. e ballicchio. L’artista, arrotolandosi le maniche della sua camicia, canticchia le parodie delle melodie più conosciute. Da martedì, al Crt Teatro dell’Arte andrà in scena Facciamo nostri questi giganti, sorta di musical del famoso, pirandelliano, I giganti della montagna. Così, la musica strumentale dal vivo, le canzoni cantate dagli attori, lo stesso ritmo drammaturgico, si andranno a comporre come Opera. Il 16, al Sala Fontana, arriva Arlecchino Militare, drammaturgia e regia di Maurizio Schmidt. Protagonista è la maschera più famosa del teatro italiano, qui al servizio di Pantalone, attratto dalla ricchezza dell’armata straniera. Torna una delle commedie dialettali più rappresentate dal duo Mazzarella-Silveri. Domani, al San Babila, infatti, debutta El fradell de mè fradell, e sò fradell, storia di due fratelli dai caratteri opposti costretti, dal destino, a riunirsi sotto lo stesso tetto. Senza Misura, dal 16, al Verdi, parte da alcuni interrogativi sulla misurazione dell’uomo e la classificazione di razze trovando nella testa la risposta appropriata. Triplice appuntamento al Teatro della Memoria. Si inizia, il 16, con Il gabbiano Jonathan Livingston spettacolo di teatro e di danza che racconta la famosa storia del gabbiano solitario a cui piaceva volare e di uno stormo ignorante a cui importava soltanto di mangiare. Il 18, invece, al Memoria arriva Amori mostruosi «vibrante rappresentazione dell’amore e degli «amori» ai nostri tempi. Il 20, infine, tocca a Elsinore che parte da una domanda: Amleto ha ancora qualcosa da comunicare nel nuovo millennio? I corpi e le voci sono gli strumenti che tornano a parlarci dell’antica vicenda amletica. Giovedì, al Verga, rappresentazione de I servi, scritto e diretto da Omar Nedjari, testo che ha vinto la quinta edizione del «Concorso di drammaturgia per giovani» intitolato alla memoria di Ernesto Calindri. Dal 18, al Pim Spazio Scenico, prende il via la rassegna Generazione Scenario 2005 con i primi due spettacoli: 11/10 in apnea (18 e 19 maggio) e Il deficiente (21, 22, 23 maggio). Sabato, allo Strehler, debutta la Scuola dell’Opera di Pechino. Acrobati, cantanti, ballerini, mimi, illusionisti.

I giovanissimi artisti cinesi, in compagnia degli insegnanti, svelano i segreti del loro affascinante apprendistato. In scena, allievi e maestri presentano un programma misto dove alla tradizione si alternano momenti capaci di rivelare la disciplina e il rigore di un’arte millenaria.

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