Dagli immigrati al lavoro precario A Basiglio si parla di «insicurezza»

Ha riscosso un grande successo l’iniziativa dell’associazione «Liberamente» svoltasi l’altro ieri nell’aula consiliare di Basiglio. Una sala gremita ha applaudito il moderatore Alessandro Moneta, presidente dell’associazione ed ex assessore in Regione Lombardia. «Mai come oggi - ha esordito Moneta -, la sicurezza, occupa i primi posti fra i pensieri dei cittadini, la gente ha paura quando esce di casa, ci sono situazioni di forte tensione sociale. Non è vero che le cose non possono cambiare. A New York, con il sindaco Rudolf Giuliani, la situazione era cambiata. Chi ha idee, forza e volontà, riesce a dare un segnale forte e il cittadino non si sente solo».
Alla serata hanno partecipato anche gli assessori lombardi Gianni Prosperini (An) e Massimo Buscemi (Fi), i consiglieri Marco Cipriano (Ds) e Luciano Muhlbauer (Prc). Inevitabile toccare il tema dell’immigrazione. Prosperini ha posto in evidenza le problematiche dell’insicurezza, da addebitarsi «allo smembramento della società, alla mancanza di figure di riferimento e all’immigrazione che, spesso, provoca forti ripercussioni». Per Cipriano invece, occorrerebbe «uscire dai luoghi comuni e dallo stereotipo immigrazione uguale criminalità ma, soprattutto, una soluzione sarebbe data dal ripopolamento delle città in modo da portare socialità». Per Muhlbauer, la sensazione di insicurezza sarebbe data da un forte disagio causato dal precariato: «Servirebbero servizi, luoghi di incontro e socialità». L’assessorato alla Sicurezza, ha ricordato Buscemi, è stato aperto in Regione 4 anni fa e «da subito, siamo stati in prima linea con prefetto e forze dello stato».


Per Marco Flavio Cirillo, sindaco di Basiglio, si è trattato di «un incontro sentito dalla gente. Noi abbiamo triplicato gli investimenti alla polizia locale e lavoriamo in sinergia con carabinieri e vigilanza. Grazie a questo e alla conquista degli spazi, siamo riusciti a sconfiggere la delinquenza».

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