Dai colossi delle tlc europee ai ricchi egiziani

da Milano

Wind nasce alla fine del 1997 grazie all’investimento di Enel, France Telecom e Deutsche Telekom. L’iniziativa fu dell’allora amministratore delegato dell’Enel Franco Tatò. Nel luglio del 2000 la compagine azionaria si modifica con l’uscita di Deutsche Telekom: la quota viene ripartita tra Enel e France Telecom. Nel marzo del 2001 Enel perfeziona l’acquisizione di Infostrada per 7,5 miliardi di euro. Nel settembre del 2002 Paolo Scaroni viene nominato amministratore delegato dell’Enel e dichiara al mercato che Wind è solo un investimento finanziario. Nel 2003 esce France Telecom dall’azionariato. Enel paga 1,3 miliardi e resta il solo azionista di Wind. Nel 2005 viene perfezionata la vendita per 12,2 miliardi di euro al finanziere egiziano Naguib Sawiris ma non c’è dubbio che ad Enel l’investimento nella società di tlc sia costata ben di più di quanto ricavato. Oggi Wind ha circa 15,6 milioni di utenti nella telefonia mobile, circa 3 nella telefonia fissa.

La società ha recentemente presentato conti positivi e un fatturato di 5 miliardi di euro. Ma questo risultato è stato raggiunto tagliando gli investimenti e anche i dipendenti che da oltre 8 mila al momento dell’acquisizione da parte di Sawiris sono adesso circa 6.500.

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