Dalle famiglie agli artigiani: il blocco delle case costa 1,5 miliardi

Un allarme per chi vede svanire i lavori e un dramma per chi ha investito i risparmi in progetti fermi

Dalle famiglie agli artigiani: il blocco delle case costa 1,5 miliardi
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È pari ad almeno 1.5 miliardi di Euro il valore delle attività del mondo artigiano della filiera casa "congelato" dall'inchiesta milanese sui cantieri. È il dato stimato da Unione Artigiani sul numero delle case finite nel mirino della Procura o rimaste bloccate dalla conseguente paralisi della macchina amministrative comunale.

Secondo il Comitato Famiglie Sospese di Milano sono 11.350 gli appartamenti fermati a vario titolo tra lavori in corso, sospesi e in attesa di autorizzazione: qui avrebbero dovuto operare nel corso di questi mesi centinaia di micro e piccole imprese artigiane specializzate tra le quali, ad esempio, posatori di pavimenti e parquet, mobilieri e installatori di arredo su misura, cucine, bagni, impiantisti elettrici, domotici, idraulici, fotovoltaici, tv, fibra, esperti di condizionamento, cartongessisti, imbianchini, tendaggi, finiture artistiche, manutenzioni e pulizie.

Cosa fare? "Come operatori del settore - spiega Accornero - siamo i primi a chiedere che il mercato edilizio milanese e non solo si svolga nella legalità. Secondo noi in questo momento è indispensabile trovare una soluzione in tempi rapidi per i proprietari che hanno versato in buona fede importanti anticipi e ridare certezze a famiglie, costruttori, artigiani e a Palazzo Marino". Sono più di 4.000 le famiglie che subiscono le conseguenze di questa situazione. C'è chi ha una casa che non può vendere perché è sotto inchiesta, quanti si trovano ad aver versato una caparra per l'acquisto ma si sono poi trovati con il cantiere sequestrato, e chi invece ha comprato casa su carta il cui progetto non ha mai visto la luce, ma è rimasto bloccato negli uffici comunali, in un limbo che non si sa quando terminerà. Ma i soldi sono già stati messi, chi 100mila euro, chi 200mila. Cifre accumulate lavorando, o, a volte, anche con l'aiuto dei genitori. "Ci sono situazioni in cui le persone stanno continuando a pagare nonostante la costruzione non sia ancora partita perché da contratto, il costruttore ha il coltello dalla parte del manico"' dice all'Adnkronos Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie Sospese, nato per riunire quanti come lui si trovano in questo limbo in seguito all'inchiesta avviata dalla Procura meneghina.

"Abbiamo letto sui giornali che queste erano case destinate ai ricchi, case di lusso, quando la realtà è ben diversa: questo blocco coinvolge tutto il centro medio della città, sono ferme anche tutte le costruzioni in edilizia convenzionata. Così si contribuisce all'aumento dei prezzi perché chiaramente la domanda resta alta, mentre l'offerta è stata fortement diminuita".

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