Cultura e Spettacoli

Dalle memorie di Mark Twain, spunta un segretaria «sporcacciona»

In occasione dei cento anni dalla morte del grande scrittore e umorista americano, stanno per essere pubblicate oltre cinquemila pagine inedite di ricordi e confessioni. Come quella relativa alla relazione con la sua collaboratrice Isabel Van Kleek Lyon

«A filthy-minded and salacious slut», cioè una sgualdrina sporcacciona e lasciva. Così Mark Twain, il famoso scrittore e umorista americano morto un secolo fa, il 21 aprile 1910 a Redding in Connecticut, descriveva la sua segretaria e verosimilmente amante Isabel Van Kleek Lyon.
La sua complicata relazione, negli ultimi anni della sua vita, con la segretaria «sporcacciona», è una delle rivelazioni delle memorie di Twain, cinquemila pagine inedite, che verranno pubblicate per la prima volta in autunno, dall'Università di California a Berkeley.
È stato lo stesso Twain a chiedere che si aspettassero cento anni prima di pubblicare le sue memorie, forse temendo di compromettere troppo presto la sua figura di umorista raffinato e mite, di nonnetto tranquillo dopo la morte della moglie Olivia nel 1904. Secondo gli esperti californiani che hanno letto il manoscritto, ne esce un personaggio diverso, decisamente più complesso e perverso di quanto si sapesse fino ad oggi.
Isabel Lyon, definita «una graziosa bruna» fu assunta dallo scrittore nel 1902, per gestire la sua corrispondenza, e dopo la morte di Olivia i due diventarono inseparabili. Lei adorava lo scrittore, ad avrebbe voluto sposarlo. Lo aveva soprannominato «il Re» e lo considerava «la più gentile, la più degna di interesse e amabile creatura della Terra», come lei stessa scrisse in una lettera.
Ma tra i due le cose non sono andate sempre bene, e nel 1908 Twain la licenziò, dopo averla accusata di avere tentato di rubare a casa sua e di averlo di fatto «ipnotizzato» per ben tre lunghi anni. Lo scrittore l'accusò inoltre di avere fatto il possibile per sedurlo, visto che Isabel amava girare per casa in deshabillè di seta, ma sostiene di non essere mai caduto in tentazione.
Secondo Laura Trombley, che ha scritto una biografia di Twain, lo scrittore «ha passato cinque degli ultimi 12 mesi della sua vita a scrivere su Isabel Lyon. Era ossessionato da lei e ha fatto vedere il suo lato peggiore».
Prosegue la Trombley: «Era un Twain vendicativo e arrabbiato, ben diverso dal credo popolare che lo descrive come un simpatico vecchietto... Fumava una media di 300 sigari al mese, e beveva ogni giorno.

Ed era attirato dal sesso».

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