Dirige Wagner pure a Bayreuth perché la Germania è anche quella di Goethe. Spicca però quale punto di riferimento per la cultura ebraica a Berlino e nel mondo. Conosce la realtà globalizzata e terribile doggi, dove fra laltro «la tecnologia è più veloce dello sviluppo umano ma la cultura, leducazione musicale sono crollati». Eppure crede, fermamente crede, nelleducazione (prima di quello milanese, ha ideato due «nidi musicali» per bimbi di 3, 4 anni sia a Berlino, sia a Ramallah, in Palestina, dove di musica europea ne sanno ben poco). E aggiunge. «Manca la cultura: cè informazione, non educazione». Di lui Furtwängler scrive in una lettera: «Il ragazzo Barenboim, alletà di 11 anni, è un fenomeno».
Andrà sicuramente daccordo, il fenomeno, con i complessi scaligeri e non solo per il coup de foudre tra lui e loro ma anche perché è riuscito a far sì che in una sua specialissima orchestra isreaeliani e palestinesi siano fratelli.
Con lanno di Mozart fanno, per Daniel Barenboim, lex enfant prodige classe 1942, 56 anni di attività musicale. Esordio a Buenos Aires, la sua città, nel 1950 e a Roma nel 52. New York al solito fa da volano internazionale (concerto del 57 con Stokovski). Barenboim il «precoce» non solo nella facilità delle dita sulla tastiera ma nel fare Musica appunto con la maiuscola (lintegrale delle Sonate e dei Concerti di Beethoven, direttore Klemperer e dei Concerti di Brahms direttore Barbirolli, con la Emi: tre classici).
Lincontro folgorante (e tragico) con Jacqueline Du Pré, partner in duo e in trio con Pinchas Zukerman violinista prediletto di Stern. Si sposano nel 67, lei è una donna e una musicista che nasconde il fuoco sotto la cenere di un volto dolcissimo e di un animo inquieto: la sclerosi multipla paralizzerà ogni cosa dopo pochi anni, lagonia sarà lenta e invivibile.
Barenboim che - «ci vogliono almeno dieci anni: non bisogna correre» - inizia a dirigere ma non vuole legarsi a nessuna orchestra finché il grande Georg Szell, direttore emerito della Cleveland Symphony, gli dice: «Sbagli. Farai musica meglio con una relazione intima». E le liaison strette vengono. Ad esempio con lOrchestre de Paris (conosce Lissner) fra il 75 e l89. Quella più recente - 1991 - con la Chicago Symphony: un mandato in scadenza il giugno di questanno.
Anche due libri: la biografia Una vita in musica e Paralleli e paradossi, scritto in collaborazione con lintellettuale palestinese Edward Said assieme al quale aveva fondato quel «Divano» da cui nasce unorchestra di pace (sede permanente dellorchestra, dal 2002, è Siviglia).
Progetti di educazione musicale che si sviluppano anche nei territori della Palestina, compresa la collaborazione con il Conservatorio musicale nazionale per unOrchestra di giovani palestinesi.
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