De Corato «Locali chiusi, ma il Tar li riapre»

«Se l’Amministrazione non ha dato seguito a una delle richieste avanzate dall’Associazione antimovida ProArcoSempione, ovvero la chiusura anticipata dei locali attorno all’Arco della Pace, è perché questa è una strada già inutilmente percorsa per altri esercizi milanesi. L’iter intrapreso è risultato fallimentare a causa della decisione del Tar di annullare i provvedimenti comunali emessi, costringendo l’Amministrazione al ricorso al Consiglio di Stato». Così il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato commenta l’iscrizione del sindaco Moratti nel registro degli indagati per omissioni di atti d’ufficio. «I provvedimenti che erano stati emessi dal Comune - aggiunge De Corato - sono testimonianza concreta dell’impegno da parte dell’Amministrazione a contrasto della movida molesta, dei massicci assembramenti serali e notturni e dell’inquinamento acustico nelle zone gravitanti intorno ai locali. Una strada che poi il Tar ha reso impraticabile. Ora cosa avremmo dovuto fare? Emettere ordinanze che sapevamo dall’inizio sarebbero state cassate?». Al presidente della Provincia, Guido Podestà l’avviso di garanzia sembra «immotivato». «Pur senza disporre di carte e di atti mi sembra che il Comune abbia elevato 50mila multe per eccesso di rumorosità ed è estremamente difficile impedire completamente queste situazioni». Critico anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa.

«Capisco che l’avviso di garanzia è un atto dovuto e che, quindi, i magistrati se si trovano una denuncia devono farlo. Ma mi viene da ridere che si avvii un procedimento contro il sindaco perché non ha fatto nulla contro gli schiamazzi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica