Cronaca locale

De Corato: «Tempi rispettati per i cantieri»

Andrea Indini

Milano sta cambiando. Con passo spedito continuano i lavori che daranno al capoluogo lombardo un volto nuovo. Accanto ai cantieri «storici», come quello di corso Garibaldi che chiuderà con qualche mese d’anticipo, ci sono quelli per l’apertura di nuovi parcheggi (via Andrea da Costa, piazza Risorgimento e piazza Meda, per citarne alcuni), per il rinnovo dei binari del tram o del tappeto stradale, per gli allacciamenti di utenze come gas, elettricità e fognature.
Sono 50 in tutto. «Chi ci accusa di far trovare ai cittadini che rientrano dalle vacanze una città che è un percorso a ostacoli - afferma il vicesindaco Riccardo De Corato - mi indichi anche uno soltanto di questi 50 cantieri che non sia utile». Si è parlato di «disagi» e «ritardi». «Non è assolutamente vero - continua il vicesindaco -, nonostante i primi rientri la città andrà a pieno regime solo con l’apertura delle scuole: abbiamo ancora tre settimane di tempo». Ogni estate i cantieri vengono concentrati nei mesi estivi: aperti il 15 giugno e chiusi il 15 settembre. «I cantieri su cui dobbiamo intervenire - continua De Corato - sono gli stessi ogni anno: scegliamo di effettuarli nei mesi estivi, quando la città è vuota, proprio per creare il minor disagio possibile».
Se via Mecenate è chiusa al traffico nella carreggiata in direzione centro per lavori Aem gas (lavori che saranno conclusi entro il 31 agosto), all’intersezione tra via Statuto e corso Garibaldi in largo la Foppa si sta effettuando la posa della nuova tubazione del gas e in viale Zara si sta costruendo la metrotranvia Milano-Cinisello Balsamo. «Quelli che ora si lamentano dei disagi - spiega il vicesindaco - sono gli stessi che poi si lamentano se salta una tubatura, se si rompe uno scambio di binari del tram o se si fonde un cavo elettrico». Tra gli «spazientiti», in testa i residenti in zona corso Garibaldi. «I cantieri aperti a Garibaldi avrebbero dovuto essere chiusi ad aprile 2006 - continua De Corato -, ma siamo in anticipo: finiremo sicuramente i lavori qualche mese prima».
Infine ci sono i parcheggi. «Si lamentano tutti che Milano non ne ha: stiamo costruendo qualcosa come 60mila posti auto», conclude il vicesindaco.

«Si tratta di avere ancora un po’ di pazienza: entro settembre, questa città avrà già un altro aspetto».

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