Luigi De Magistris può usufruire del legittimo impedimento e Silvio Berlusconi no. L'eurodeputato dell'Italia dei Valori rompe ogni indugio e fa una classifica: imputati di serie A e di serie B. Il presidente del Consiglio "gioca" ovviamente nella seconda categoria. Come ha raccontato il Giornale nei giorni scorsi De Magistris, che è accusato di abuso d’ufficio per aver acquisito tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza avere richiesto prima l’autorizzazione nell'ambito dell'inchiesta Why not, per non presentarsi in aula ha opposto i suoi impegni al parlamento europeo.
"Mi sono avvalso del legittimo impedimento, previsto da sempre dal codice di procedura penale, perché il giorno dell’udienza ero impegnato come presidente della Commissione controllo sul bilancio a votare il bilancio in Commissione, quindi un appuntamento istituzionale importante visto il mio incarico in Europa". Ineccepibile, lo prevede proprio la legge che De Magistris ha boicottato in Parlamento. Non si capisce, allora, perché la stessa legge non debba valere anche per il deputato Silvio Berlusconi. Il paragone col premier fa inalberare De Magistris: "Soprattutto quando mi riguarda e quando questo accostamento ne richiama un altro conseguente: quello della mia persona con Berlusconi". "Non fuggo dai tribunali, non mi avvalgo di scudi ad hoc o di leggi che stravolgono la norma esistente", ha proseguito lo stesso magistrato che definiva il legittimo impedimento "una legge incostituzionale" e una "legge vergogna". Finché no fa comodo.
..Gli impegni di De Magistris a Strasburgo sono un impedimento più "legittimo" di un consiglio dei ministri o di un appuntamento internazionale del premier? Sempre la stessa logica dei due pesi e delle due misure...
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