«Il punto fondamentale dellemergenza rom è favorire lintegrazione reale, non quella basata su sentimenti caritatevoli di comodo. Laccoglienza deve passare necessariamente per unoculata politica abitativa». Gianfranco De Nicola, capogruppo di An alla Provincia ed ex vicesindaco di Segrate, appoggia la linea del prefetto Lombardi e non risparmia critiche alla maggioranza di cui fa parte proprio il suo partito.
«Il Comune di Milano chiarisca una volta per tutte: qual è il numero massimo di nomadi consentito in città? Diecimila persone? Dunque si permetta loro di accedere alle graduatorie per lassegnazione delle case popolari, naturalmente dopo averle concesse ai milanesi che ne hanno diritto. Tollerando le baraccopoli, grandi o piccole che siano - aggiunge De Nicola - non si fa che creare pericolosi ghetti inevitabilmente destinati ad alimentare la rabbia della seconda generazione di immigrati. In città non cè spazio per altri accampamenti o bivacchi. Non è possibile che le istituzioni si pieghino ancora una volta ai diktat di questa gente». Un ultimo affondo: «La carità è un sentimento personale, mentre si governa rispettando sulla base di leggi.
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