De Nicola: «La Provincia revochi all’Idroscalo lo stop alla balneazione»

I suoi settanta anni l’Idroscalo comincia ad avvertirli. «E per un anniversario così importante la Provincia che fa? - domanda il capogruppo di Alleanza nazionale in consiglio provinciale Giovanni De Nicola - Ne vieta la balneazione». Niente commemorazioni, nè festeggiamenti: l’ordinanza di Penati del 18 maggio 2007 parla chiaro: «Non esistono le condizioni per una balneazione sicura». E però tutto il sistema di sicurezza continua a funzionare: «Dieci bagnini, telecamere, due sommozzatori muniti, i volontari dei City Angels e la polizia provinciale». Due le eccezioni: le piscine dal consorzio Tresport, La Villetta e La punta dell’Est. «Dove il bagno si può fare solo dopo aver pagato 11 euro a persona il sabato e i giorni festivi, un prezzo doppio rispetto a quello dei centri comunali che al massimo arrivano a costare 5,5 euro per ingresso». A rimetterci, quindi, i milanesi che non vanno in vacanza e tutti quegli imprenditori che hanno fatto degli investimenti e ora si ritrovano senza clienti.

«Quest’anno, infatti, i due milioni e mezzo di persone dell’anno scorso sono solo un miraggio». E allora che fare? «Chiediamo a Penati di revocare il divieto totale di balneazione». Come? «Attraverso un presidio dove raccogliamo firme per una petizione da inviare a Palazzo Isimbardi».

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