Milano Di Pier Silvio Berlusconi va apprezzata la franchezza. Quando gli domandi di una stagione difficile per lammiraglia delle sue reti, Canale 5, non si tira indietro rifugiandosi in scuse. E risponde: «Abbiamo sperimentato e abbiamo fatto qualche errore», riferendosi a programmi di settembre-ottobre che hanno dato frutti inferiori a quelli sperati. «E Canale 5, ma solo in prime time, ha attraversato un momento non brillante. Ma non ne farei un dramma: la rete ha oltre quattro punti di vantaggio sul diretto concorrente proprio in prime time tra il pubblico più pregiato, quello tra i 15 e 64 anni. In più Retequattro e Italia Uno non hanno problemi e la raccolta pubblicitaria delle nostre reti, che per noi è il fattore primario, da gennaio a settembre è aumentata del due per cento e chiuderà lanno con un segno positivo». Il vicepresidente, alla fine della presentazione della nuova offerta Premium, come ormai tradizione in queste kermesse, si fa sommergere di domande dai cronisti fino a notte fonda.
Cosa pensa dellidea di Confalonieri sulla necessità di una Tv più rassicurante?
«Ha ragione. Nelle news, ad esempio, è evidente che non possiamo sottrarre i telespettatori alla massa di notizie sconvolgenti che ogni giorno ci arrivano, però non è detto che la cronaca nera debba avere sempre uno spazio preponderante».
Nei prossimi mesi Canale 5 manda in onda classici come «Scherzi a parte» e la «Corrida» e fiction amate come «I Cesaroni». La novità è Chiambretti...
«Confermo larrivo di Piero. Tre seconde serate a settimana su Italia Uno con uno show ironico e divertente, come è nel suo stile. Le trasmissioni storiche dimostrano di reggere ancora benissimo».
Capitolo Bonolis.
«Dopo Sanremo, tornerà a lavorare con noi. Stiamo studiando alcuni progetti, tra cui il ritorno del Senso della vita».
Baudo ha definito poco eleganti alcuni show Mediaset.
«Affermazioni che non meritano risposte. I dati stanno lì a dimostrarlo: Cè posta ha quasi doppiato Baudo e Amici e Uomini e donne fanno ottimi ascolti».
Questione recessione economica e conti di Mediaset.
«È un momento difficile per tutti, ma Mediaset si sta difendendo bene. Uno dei nostri grandi vantaggi è quello di riuscire a tenere sotto controllo i costi: negli ultimi sette anni sono cresciuti meno dellinflazione. Abbiamo usato al meglio le risorse, prevediamo per il prossimo anno di contenere laumento delle spese tra lo 0 e l1 per cento.
Infine, Obama.
«Ero molto scettico, ma devo dire che negli ultimi giorni della campagna elettorale, mi ha conquistato. Ora vedremo cosa saprà fare».
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