Cronaca locale

Via degradata, è guerra Lega-Marocco

C’è anche una lettera al ministro degli Esteri Franco Frattini perché intervenga a porre fine a una situazione «insopportabile». Nel mirino della Lega nord cittadina è il consolato del Marocco di via Martignoni, zona viale Zara, dove, secondo la denuncia del capogruppo del Carroccio in Comune, Matteo Salvini, si è creata una situazione di caos e degrado, con centinaia di persone in strada ad aspettare tutti i giorni. La Lega Nord si scaglia contro il consolato del Marocco e la sua «disorganizzazione» che costringe centinaia di persone ad aspettare il proprio turno per strada in una piccola via nella zona Nord. «Al console - ha spiegato Salvini - diciamo di organizzar meglio il consolato. Non si possono tenere 300 persone fuori dal mattino che sporcano, bivaccano e tengono bloccati ogni giorno 30 agenti delle forze dell’ordine». «Sia chiaro - ha aggiunto - noi non ce l’abbiamo con quei 300 disgraziati. Che il consolato si sposti interessa anche a loro». La Lega ieri ha tenuto una conferenza stampa su questo problema, e in via Martignoni ci sono stati anche momenti di tensione, con qualche spintone e urlo da parte dei marocchini in coda per entrare nella sede del Regno del Marocco.
Spiega Salvini: «Ci sono ogni giorno tutte queste persone in coda per pratiche varie. Senza contare che ogni giorno bisogna presidiare la zona con un ingente spiegamento di forze. La Lega ricorda che i residenti si lamentano: «Chiediamo, come abbiamo già fatto più volte, al console marocchino di intervenire - dice Salvini - sistemi gli spazi, informatizzi le pratiche, decida lui cosa fare ma questa situazione deve finire».
La Lega tira in ballo anche l’amministrazione comunale. «Il sindaco Moratti - dice Salvini - mandi al consolato la nota spese di quanto costa dispiegare ogni giorno le forze dell’ordine per presidiare la zona. Ci sono tanti consolati a Milano, ma solo a quello del Marocco la situazione è di questo tipo».

E la giunta risponde, con il vicesindaco Riccardo De Corato: «Il trasferimento del Consolato del Marocco in un’area meno trafficata - ha detto ieri De Corato - potrebbe essere la soluzione».

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