Aveva escogitato un trucco davvero ingegnoso per portare droga in carcere, ma non gli è bastato. I suoi denti alla cannabis sono stati scoperti. «È solo grazie alla professionalità, alle capacità ed allattenzione del personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Marassi che è stato scoperto labile stratagemma con cui un arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente di nazionalità italiana ha tentato di introdurre droga nel carcere della Valbisagno. Nel corso della perquisizione di primo ingresso, eseguita con scrupolo e attenzione dai nostri Baschi Azzurri, è stata infatti rinvenuta della sostanza stupefacente abilmente occultata in bocca in sostituzione di alcuni denti mancanti. Gli hanno trovato, insomma, una protesi dentaria fatta di cannabis!».
Lo sottolinea Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e commissario straordinario per la Liguria del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria. «Bravissimi i nostri agenti, dunque, ai quali esprimo il plauso mio personale e del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, tanto più - rileva Martinelli - se si considera che nonostante le gravi carenze di organico ed il grave sovraffollamento a Marassi il nostro personale di polizia penitenziaria svolge quotidianamente il duro e difficile lavoro con professionalità, competenza, scrupolo e soprattutto attenzione, come dimostrano gli esiti dellintervento di ieri sera».
Denti di cannabis per portare droga in carcere
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