Denuncia e 800 euro di multa per il noleggio di un film per adulti

Se n’era proprio invaghito, da innamorato perso. E se l’era tenuta con sé, anche oltre gli accordi stabiliti a suo tempo. Già, perché l’avevano avvertito subito: «Dev’essere un episodio, solo una toccata e fuga, un incontrarsi e dirsi addio. La vedi e ce la restituisci». Invece, per lui, Alessandro, trentaduenne savonese, quella era diventata una «storia»: seria, impegnativa, coinvolgente. Ogni tanto la prendeva, la guardava con particolare trasporto, la sfiorava con particolare delicatezza, faceva volare la fantasia e... Cose mai viste e, soprattutto, mai provate, pura estasi a domicilio, a volte sul divano, in tinello e, volendo, con un po’ di buona volontà, anche nell’angolo cottura. Da quel primo incontro, due anni prima, non gl’importava più niente della fiction per adulti, che prima occupava per intero le sue serate. Né si interessava più alle esibizioni delle modelle poco vestite sui canali tv satellitari. No, per lui c’era solo «lei», esclusiva, sempre uguale e sempre diversa, fruibile ogni volta che voleva: bastava avviarla nel modo giusto, e lei partiva regolarmente e andava fino in fondo regalandogli sensazioni da sballo. Inutili gli avvisi che cominciavano a farsi sempre più insistenti: «Non faccia così, se l’è già tenuta abbastanza - gli dicevano -. Se va avanti in questo modo, la distrugge. Deve capire, farà del male anche a se stesso. Noi l’avvertiamo ancora una volta, poi sono casi suoi». Difatti: tira e molla, a un certo punto gli arriva l’avviso di comparizione, deve andare in tribunale. «E lei? - si domanda, improvvisamente abbacchiato - Che ne faccio, di lei? Me la tengo? La nascondo? La porto con me alla sbarra degli imputati?». Il giudice non sente ragioni: «Deve esibirla, e soprattutto restituirla. Ma non basta. Dovrà anche pagare le spese di noleggio: 800 euro, per averne approfittato per venticinque mesi e due notti!». Di fronte alla sentenza, lui si rassegna.

Torna a casa, dove l’aveva nascosta, la guarda ancora una volta con particolare trasporto, fa volare la fantasia e... «Voglio passarla ancora una volta, questa videocassetta pornosoft. Sì, è vero, mi faceva proprio impazzire!». Ne parla al passato. Segno evidente che sta già per tradirla con un’altra.

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