La battaglia del «Franchi» senese finisce senza gol, specchio del momento no delle due squadre. Siena e Fiorentina non si risparmiano, come dimostrano i dieci cartellini gialli sventolati da Banti, ma il pareggio interlocutorio evidenzia la scarsa vena realizzativa di entrambe e non permette di uscire dai rispettivi guai. I bianconeri di Sannino chiudono il 2011 con un digiuno di gol di 454 minuti e con una serie di 7 partite senza vittorie (ieri il pari ha però interrotto la serie di 4 ko consecutivi), i viola di Delio Rossi non segnano lontano da Firenze da 392 minuti e confermano lo zero nella casella dei successi esterni.
Viste queste cifre, lo 0-0 sembrava il risultato più scontato. Anche perchè le emozioni, nonostante la gara sia stata giocata a viso aperto e con un buon ritmo, sono state poche: una traversa di Calaiò, le parate di Brkic su Jovetic e Gamberini, quelle di Boruc su DAgostino e sullo stesso Calaiò, un contatto dubbio in area tra Calaiò e Behrami (con lattaccante del Siena che resta senza una scarpa e protesta vivacemente per il rigore non concesso).
Il derby toscano valeva doppio per il Siena, con la panchina di Sannino (lontano dai fasti di Varese) costantemente in bilico nelle ultime settimane. La cura del Dottor Delio Rossi (come fu definito al suo arrivo in Toscana il tecnico romagnolo) non ha ancora rianimato la Fiorentina. Il risultato va più stretto ai padroni di casa, che avevano iniziato meglio il match e con maggior piglio da derby, ma non può lasciar contento lallenatore viola, rimasto tre punti avanti in classifica rispetto ai «cugini» e sempre alla ricerca del gioco e del miglior assetto tattico.
«Nel primo tempo la squadra non era serena, forse a causa della carenza di risultati, poi nella ripresa eravamo più sciolti - così Delio Rossi che ha lasciato fuori allinizio Gilardino per scelta tecnica -.
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