«Alla prova dei fatti, nel primo documento fondamentale, la Finanziaria, lUnione ha fatto un Pacs indietro. Non lo diciamo solo noi, ma emerge dalle dichiarazioni finali rilasciate in aula da alcuni esponenti dellUnione, in evidente disaccordo su provvedimenti come quello riguardante i Patti civili di solidarietà». Lo dichiara il capogruppo della Lista Storace alla Pisana, Fabio Desideri. «Nel corso di 22 sedute svoltesi in 26 giorni, record negativo nella storia della Regione - prosegue Desideri - abbiamo assistito alla colpevole assenza di molti assessori. Marrazzo stesso, non ha brillato per la partecipazione in aula e, particolare importante, non è riuscito a porre in essere il confronto più volte promesso. Nella Finanziaria notiamo una chiara mancanza di prospettiva politica. Si tratta, in effetti, di una vagonata di articoli, emendamenti e sub emendamenti, dove cè un po di tutto: una manovrina disorganica e disarticolata, irrispettosa di tante realtà, come quella della terza età».
Per Stefano De Lillo, consigliere regionale di Forza Italia, «Lobiettivo del centrosinistra è dichiarato nel titolo del suo emendamento: identificare la legge sulla famiglia varata dal centrodestra come un provvedimento che esclude persone in difficoltà, alle quali quindi destinare il finanziamento di 1,5 milioni di euro: dunque la legge sulla famiglia è nel mirino del centrosinistra che come più volte dichiarato si è posto come obiettivo il suo stravolgimento».
«Peccato - continua De Lillo - che le premesse siano puramente speculative: la legislazione sulla famiglia da noi varata, infatti, non escludeva nessuno, ma identificava come destinatari dei sussidi per i più deboli i soggetti riconosciuti dalla Costituzione, ovvero la famiglia e, al di fuori di essa, la persona. Il centrosinistra ha però lobiettivo di giungere ad ogni costo al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e finanziarle è il primo passo per arrivarci. Rifiutando di ammettere chiaramente che si tratta di un finanziamento a favore delle coppie di fatto, la maggioranza si è limitata in questa fase a porre le basi, con lo stanziamento finanziario, della dissoluzione della centralità della famiglia sostenuta dalla legge regionale da noi varata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.