
La SaloneSatellite Permanent Collection 1998-2025 approda a Expo Osaka 2025 una mostra che propone dal 7 al 20 settembre - fra visione e manifesto - una selezione di 47 prodotti presentati come prototipi al SaloneSatellite, il vivaio under 35 del Salone del Mobile.Milano, e scelti dalle aziende di design per entrare in produzione. Iniziativa che testimonia il dialogo virtuoso tra creatività internazionale e saper fare italiano, un binomio che da sempre definisce la natura della manifestazione da 26 edizioni hub creativo del Salone del Mobile.
Taglio del nastro della mostra questa domenica presso l’Auditorium del Padiglione Italia, in concomitanza con l’apertura dell’Italian Week, la cui cerimonia di inaugurazione si aprirà con i saluti istituzionali di Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e di Filippo Manara, console generale d’Italia a Osaka. Marva Griffin, founder and curator del SaloneSatellite e l’architetto Ricardo Bello Dias introdurranno la mostra e ne guideranno la visita.

Nel pomeriggio, un talk riunirà alcuni designer giapponesi che hanno partecipato alle passate edizioni della manifestazione moderata da Rossella Menegazzo, responsabile cultura, scienza e educazione del Commissariato a Expo 2025 Osaka. Protagonisti saranno alcuni designer che hanno segnato diverse edizioni del SaloneSatellite: discuteranno del rapporto tra produzione italiana e creatività internazionale con uno sguardo al Giappone offrendo una riflessione sulla capacità del design di costruire ponti culturali e produttivi tra Italia e Giappone, confermando il ruolo del SaloneSatellite come piattaforma di dialogo e innovazione.

“Osaka è una tappa strategica: è l’avvio di un nuovo capitolo del roadshow internazionale che ogni anno porta il Salone del Mobile.Milano oltre i confini nazionali ed europei, alla scoperta di nuovi pubblici e nuove visioni. Iniziare dal Giappone, all’interno di Expo Osaka 2025 con la Collezione Permanente del SaloneSatellite, ha un significato profondo: raccontiamo l’incontro tra creatività globale e manifattura italiana, ma anche il dialogo straordinario tra due culture progettuali che condividono qualità, rispetto per il materiale, equilibrio tra forma e funzione - spiega Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano -. Il Giappone è anche un interlocutore creativo straordinario, con cui l’Italia ha costruito nel tempo un ponte solido: lo testimoniano giganti come Carlo Scarpa, uno dei più importanti architetti e designer del XX secolo, capace di tradurre e interpretare la poetica dell’estetica giapponese, o architetti come Tadao Ando e Shigeru Ban, che hanno guardato all’Italia come fonte d’ispirazione. Così come oggi, Oki Sato, Nao Tamura, Takahide Sano – per citare solo tre fra i designer giapponesi di grande talento che hanno solcato il palcoscenico di SaloneSatellite – portano avanti questa relazione, dialogando con le aziende italiane in una lingua progettuale che è intima e universale. Il Giappone è importante perché, come l’Italia, è un Paese in cui il design è parte integrante della vita quotidiana. Un valore aggiunto universale”.

Curata da Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice della Manifestazione, l’esposizione è un tributo concreto all’alleanza fertile tra giovani talenti e aziende italiane e interpreta il tema di Expo 2025 Osaka: Designing Future Societies for our Lives. “La scelta dei prodotti da esporre è andata su quelli realizzati dalle imprese italiane, per celebrare l’incontro sempre proficuo fra creatività internazionale e industria italiana che il SaloneSatellite ha promosso fin dalla sua prima edizione del 1998 - sottolinea Marva Griffin -. Un dialogo che ha permesso a tanti giovani designer di trovare un terreno fertile per crescere, confrontarsi con l’eccellenza manifatturiera italiana e dare forma alle loro visioni”.
In mostra anche tre “pezzi speciali”, camei progettuali emblematici del sodalizio riuscito tra autori emersi al SaloneSatellite e brand italiani, e due prodotti di designer italiani che hanno colpito rispettivamente l’attenzione di un’azienda estera – Raat (Dongmyung Lighting Co. Ltd) – e del MoMA- Museum of Modern Art di New York, inclusi entrambi in Collezione. A conferma del ruolo chiave svolto dal Giappone nel panorama del design emergente, diversi giovani progettisti giapponesi sono stati premiati nel corso degli anni con il SaloneSatellite Award. Il percorso espositivo, firmato dagli architetti Ricardo Bello Dias, da sempre autore degli allestimenti
del SaloneSatellite, e Hariadna Pinate, si inserisce nell’ Hangar del sapere del Padiglione Italia, pensato da MCA - Mario Cucinella Architects come crocevia tra ingegno, manifattura e immaginazione.
La Collezione Permanente del SaloneSatellite, che conta oltre 400 prodotti frutto di altrettanti incontri riusciti fra progettisti e aziende, ha sede presso l’Artwood Academy di Lentate sul Seveso, nel cuore della Brianza.
Una scuola, un archivio e un laboratorio che forma figure professionali per la filiera del legno-arredo italiana, promuovendo quella conoscenza profonda e integrata del progetto che è condizione necessaria per trasformare le idee in oggetti, e gli oggetti in cultura.