Il mercato delle borracce, pur riguardando articoli piuttosto semplici che non possono essere considerati "innovativi", merita un’attenzione davvero speciale. Ce lo spiega Gadget48: “Il loro utilizzo si sta diffondendo sempre più, anche per ragioni di carattere ecologico, e delle autorevoli statistiche economiche confermano delle previsioni più che floride per gli anni che verranno.”
Risvolti ambientali: perché l'uso delle borracce può essere così prezioso
Utilizzare una borraccia significa evitare di adoperare le classiche bottigliette d’acqua, senza trascurare il fatto che questa abitudine contribuisce a ridurre anche il ricorso ad altri articoli plastici di tipo “usa e getta”, come i bicchieri.
Ciò potrebbe sembrare una piccolezza, ma in realtà non è assolutamente così: riuscire a ridurre la produzione di rifiuti plastici rappresenta oggi una delle principali priorità per proteggere la Terra.
A questo riguardo è possibile citare dei dati davvero emblematici, per non dire spaventosi: secondo Eurostat, nel 1950 l’Unione Europea produceva complessivamente 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti di questo tipo, cifra che pochi anni addietro, più esattamente nel 2018, ha raggiunto quota 359 milioni.
Non solo: lo stesso istituto Eurostat evidenzia come il 39,9% dei rifiuti plastici prodotti nel continente provenga proprio da imballaggi, categoria di rifiuti che ingloba, appunto, le classiche bottigliette d’acqua.
Dinanzi a cifre simili risulta evidente non solo la criticità di questo trend, ma anche come un’abitudine assolutamente semplice quale quella di preferire una borraccia alle bottiglie in plastica possa fare la differenza.
Plastica "usa e getta": restrizioni sempre più ferree in tutto il mondo
L’uso della borraccia, dunque, rappresenta un’azione fortemente virtuosa nell’ottica dell’ecosostenibilità.
Se tutti acquistiamo l’abitudine di portare con noi una borraccia in ufficio, in palestra e nei luoghi più disparati, l’ambiente non potrebbe che trarne un grande beneficio.
Al di là della responsabilità personale, tuttavia, l’uso della borraccia è vivamente caldeggiato in molte parti del mondo; anche in Europa, d’altronde, sono state recentemente compiute delle “strette” relative all’uso di articoli in plastica usa e getta, è tutt’altro che inverosimile, dunque, che anche l’uso delle bottiglie d’acqua in plastica possa essere regolamentato.
Gadget aziendali: secondo Gadget48, le borracce sono tra gli articoli più richiesti
Quanto evidenziato fino ad ora conferma inequivocabilmente il fatto che il mercato delle borracce stia godendo di condizioni particolarmente favorevoli, e le conferme giungono anche da altre fonti.
Per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese, lo chiediamo a Matteo Maffini, CEO e Founder di www.gadget48.com, e-commerce di riferimento nel mondo dei gadget aziendali personalizzati. Matteo ha recentemente evidenziato come le richieste relative a questi prodotti siano in fortissima crescita.
È emblematico d’altronde, il fatto che lo stesso ecommerce dedichi a questi articoli un’intera sezione dove sono disponibili modelli realizzati con i materiali più vari, dal metallo al tritan, e con le caratteristiche più disparate, dai modelli sportivi a quelli termici.
Le aziende, ovviamente, si procurano dei gadget personalizzati per poter poi distribuire e garantirsi un ritorno in termini di visibilità, ma la scelta di ricorrere sempre più spesso a gadget di questo tipo non è casuale.
Prodotti come questi, infatti, non solo sono sempre più utilizzati, ma vengono sfoggiati nelle circostanze e nei contesti più diversi, e ciò non può che essere prezioso per gli obiettivi di marketing delle imprese che vogliono promuoversi.
Una testimonianza preziosa, questa, che conferma che questi prodotti stiano divenendo sempre più protagonisti.
I dati internazionali: un mercato dalle cifre importanti, destinate a crescere
Per quanto riguarda la visione internazionale di questo mercato, risultano assai significativi i dati presentati sul proprio sito Internet ufficiale dalla società Grand View Research.
Secondo questo report, l’odierno valore di questo settore su scala mondiale si attesta a quota 9,67 miliardi di dollari statunitensi, e le prospettive di crescita per gli anni che verranno sono decisamente importanti: nel lasso temporale compreso tra il 2025 e il 2030, infatti, Grand View Research prevede un CAGR, ovvero un tasso di crescita annuo, del +4,6%.
Lo studio in questione offre anche una panoramica relativa ai principali mercati a livello mondiale: al primo posto figura quello del Nord America, corrispondente al 27,58% del fatturato globale.
L’Europa, invece, ad oggi corrisponde all’incirca al 20%, ma tutto lascia pensare che questa percentuale sia destinata a crescere,
dal momento che il Vecchio Continente ha intrapreso in modo netto un percorso di transizione ecologica che potrebbe assolutamente portare, come si diceva, a nuove limitazioni relative all’uso della plastica “usa e getta”.