Dal mese prossimo a spazzare le foglie nei parchi della città ci saranno anche degli impiegati molto «speciali»: 42 detenuti dei tre penitenziari milanesi (S. Vittore, Opera e Bollate), assunti da Amsa con contratto a tempo determinato, senza alcuna discriminazione rispetto agli altri dipendenti. Squadre miste, infatti, garantiranno lordine e la pulizia dei giardini sin dal 10 agosto, con i primi 22 «sul campo». Accordo raggiunto tra Comune, Amsa e carcere di Bollate, con lobiettivo di unire linserimento dei condannati allutile della collettività. Il progetto potrà fare da pilota per altre sperimentazioni in tal senso. È in cantiere lipotesi di affidare a gruppi selezionati di reclusi la pulizia dei muri dai graffiti e di potenziare altre attività in corso, come la produzione del pane per Milano Ristorazione e lelaborazione amministrative delle multe per la Polizia locale. Per consentire il trasporto degli operai, lassessorato ai Servizi sociali sta risolvendo alcune problematiche legate alla disponibilità di uomini e mezzi, così da disporre quotidianamente di un pullman per laccompagnamento dei detenuti dalle strutture penitenziarie al luogo di occupazione e viceversa. Previsti controlli severi onde evitare eventuali fughe o ricadute spiacevoli per lordine pubblico, con il placet della magistratura di sorveglianza e della Polizia penitenziaria.
Il modello studiato da Palazzo Marino punta al riscatto individuale, nellottica del servizio pubblico alla città. Carlo Petra, ad di Amsa, parla di opportunità: «Ci sembra giusto che i più meritevoli godano, scontata la pena, di un percorso preferenziale per un futuro impiego, grazie allesperienza acquisita». Aggiunge Maurizio Cadeo, assessore al Decoro urbano: «Unidea nobile con un risvolto pratico: la raccolta delle foglie costringe ogni anno Amsa a una mole di lavoro eccessiva in rapporto al numero di dipendenti.
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