«Deve lasciare l’incarico»

«Aver fatto, sull’onda dell’indignazione collettiva, un passo indietro non basta. Salvatore Carai deve lasciare l’incarico». Telefono Rosa non vede alternativa alle dimissioni del sindaco di Montalto di Castro dopo la decisione, ora revocata, di anticipare cinquemila euro per le spese legali agli otto minorenni accusati dello stupro di una quindicenne di Tarquinia. «Abbiamo interessato la Procura regionale della Corte dei Conti - fa sapere il presidente Maria Gabriella Moscatelli - Siamo certi che aprirà un accertamento sulla legittimità dell’iniziativa».
Nonostante il ripensamento del primo cittadino, non si fermano le polemiche. «I Ds intervengano sul sindaco di Montalto di Castro - tuona Maria Burani Procaccini, deputato di Fi -, gli impongano le dimissioni o lo espellano dal partito. Sostenere finanziariamente le spese di giovani che hanno stuprato una quindicenne è semplicemente vergognoso». Da destra a sinistra, la condanna è unanime. «Il consiglio comunale rifletta sul grave danno di immagine arrecato alla città e ai cittadini dal comportamento del sindaco e da una decisione a dir poco singolare - invita Maura Leddi, parlamentare della Margherita -. E’ grave che si fosse stanziato denaro pubblico per la difesa di un gruppo di ragazzi accusati di reati sessuali».


Conclude Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, il Centro di difesa dei cittadini: «È vergognoso che un Comune non faccia nulla per assistere giuridicamente e psicologicamente una giovane donna che ha subito un tale danno interiore, mentre i soldi pubblici vengono usati per pagare le spese legali agli stupratori».

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